Tra le tante cose che non abbiamo ancora capito del Covid c’è l’aumento di morti registrato in quest’ultima ondata. In quest’ultima settimana ne sono stati registrati 1.022, quindi in media 146 al giorno. Così l’Italia è al primo posto per mortalità ogni 100mila abitanti in Europa occidentale, stando ai dati della Johns Hopkins University. Per rendere ancor più l’idea, sono il 50% in più della Germania. Il picco dei decessi sembra ormai alle spalle e i casi stanno diminuendo, ma tra i 161 morti di ieri e i 158 di oggi è lecito chiedersi, come facciamo da inizio pandemia, perché così tanti decessi per Covid in Italia, anche alla luce del fatto che l’infezione uccide 10 volte meno dell’anno scorso.
Se lo chiede anche il virologo Roberto Burioni del San Raffaele di Milano: «O li stiamo contando male (ma pare di no), o li stiamo curando male (posso sospettarlo, ma non ho elementi concreti per dirlo), o chissà cosa altro. Certamente le autorità devono chiarire subito la situazione», ha twittato. Potrebbe essere utile sapere quante delle vittime sono state trattate con i farmaci antivirali, che dovrebbero ridurre la mortalità delle persone a rischio del 90%.
“MISTERO COVID”: MORTI CONTATI MALE O DATI PARZIALI?
Dubbi solleva anche Matteo Villa, ricercatore dell’Ispi, che si occupa di politica internazionale. «Nell’ultima settimana il numero di decessi Covid ufficiali ha di molto superato le nostre proiezioni. Prevedevamo un picco a 140 decessi al giorno. Siamo arrivati a 175. Davvero un’ondataccia». Questo eccesso di morti nasce da un modello in grado di prevedere quante persone moriranno nei 10 giorni successivi. Si basa su un algoritmo che ha due parametri: numero di casi e tasso di letalità, che non è fisso, ma si evolve nel tempo. «È la prima volta che le proiezioni sbagliano tanto. Da circa una settimana abbiamo tra i 30 e i 40 decessi in più rispetto alle attese», dichiara Villa, come riportato da Repubblica. Potrebbe anche dipendere dal modo in cui vengono contate le vittime.
Le statistiche ufficiali tengono conto del decesso se associato al Covid, ma non è facile stabilire quando è causa e quando concausa. Lo stabilisce il medico che compila il certificato di morte. Ma sarebbe comunque una spiegazione parziale, perché un eccesso nella mortalità generale, quindi a prescindere dal Covid, in Italia c’è. Considerando che i nuovi ingressi in terapia intensiva sono circa 30 al giorno, meno di un quinto delle persone muore in questi reparti. C’è un altro aspetto da tener presente: potrebbero essere sbagliati i dati sui contagiati. Da settimane si parla infatti di casi sommersi. Così non si hanno ben chiare le dovute proporzioni.