Storie Italiane ha aperto stamane con il caso di Alessia Pifferi, alla luce delle indagini nei confronti di due psicologhe e dell’avvocato attuale della stessa, accusate di aver aiutato l’imputata a cambiare versione. Oggi il programma di Rai Uno ha contattato in collegamento Solange Marchignoli, ex avvocato della stessa Alessia Pifferi, che ha spiegato di essere “Affranta a sconcertata, un fatto grave ciò che è successo, sono vicino alla collega, il nostro mestiere è molto complicato”. Quindi ha proseguito: “Le psicologhe ti confermo che non le ho conosciute, visto che la Pifferi mi ha revocato il mandato proprio quando ha iniziato colloqui con la psicologa, quindi ha deciso di cambiare avvocato. Secondo me c’è un nesso con il loro arrivo? Secondo me si, non posso esprimersi ma dico di si”.



L’avvocato Solange Marchignoli ha aggiunto: “Con la signora c’era un colloquio molto intimo, parlando con lei avevo sentito una fragilità che mi aveva colpito quando andavamo in carcere per parlare e non farla sentire sola. poi quando ha iniziato a parlare con le psicologhe per elaborare quanto successo, lei mi raccontava la storia di questa bimba come lontana da se, non la interiorizzava, poi nel passaggio emotivo ha deciso di cambiare avvocato”.



CASO ALESSIA PIFFERI, SOLANGE MARCHIGNOLI: “L’ARRIVO DELLE DUE PSICOLOGHE…”

E ancora: “L’arrivo di queste due psicologhe potrebbe averla portata a fare un cambiamento nella difesa? Io non posso dirlo, ma in quel momento è avvenuto, forse la signora non parlava più solo con me, ha parlato con altre persone, poi cosa si son detti non lo so visto che a me è arrivata solo una PEC che mi diceva che il contratto era risolto, io non ho più visto la signora, con dispiacere”.

“Ora sono un po’ preoccupata – ha continuato Solange Marchignoli – perchè la situazione è complicata, bisognerà capire cosa succederà alle sorti della signora Pifferi, questi documenti sono importanti per il proseguo del processo, cosa succederà non lo so, è come se fosse scoppiata una bomba atomica”. E ancora: “Ho avuto la sensazione che Alessia Pifferi fosse cambiata, non aveva interiorizzato il reato e questo comportava un minor grado di sofferenza. Credo che quando si vada da uno psicologo e si visualizzi un problema così grande il fatto che si sia trasformato da qualcosa fuori di se a qualcosa interno… io l’ho lasciata in quel passaggio delicato di cui stava prendendo coscienza”.