L’interrogatorio di garanzia di Mohamed per il caso Alice Neri

Durante la diretta odierna di Ore 14 è stato intervistato l’avvocato che rappresenta Mohamed Gaaloul, indagato per il caso relativo alla morte di Alice Neri. Nella giornata di oggi, infatti, si è tenuto l’interrogatorio di garanzia per Mohamed, alla presenza del suo avvocato, il dottor Roberto Ghini, che alla fine dell’interrogatorio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti fuori dal tribunale.



“Brevissimamente”, interrompe subito i giornalisti l’avvocato Ghini parlando a nome del suo assistito, Mohamed, accusato dell’omicidio di Alice Neri. “Ha rilasciato una dichiarazione spontanea, il contenuto della dichiarazione è riservato ed indirizzato al gip e al pubblico ministero. Si è avvalso della facoltà di non rispondere“. “Non ha confermato né di essere presente la sera dell’omicidio, né di conoscere” Alice Neri, sostiene ancora l’avvocato di Mohamed, “non ha confermato nulla, non ha proprio risposto”. Rispondendo, invece, alle domande su come stia il suo assistito dice che “l’ho visto come ieri, teso, ovviamente, come chiunque venga accusato di omicidio”. Insomma, in merito all’omicidio di Alice Neri per ora non sembrano essere emersi ulteriori dettagli che possano screditare o accreditare la tesi di un coinvolgimento di Mohamed.



Alice Neri: “Mohamed valuta il ricorso”

Continuando a parlare ai giornalisti fuori dal tribunale, l’avvocato di Mohamed Gaaloul, indagato per l’omicidio di Alice Neri, ha detto che attualmente lui e il suo assistito starebbero valutando di fare “ricorso al tribunale della libertà. Oggi abbiamo chiesto accesso a tutti i video che non ci sono stati consegnati, decide e decine di video, per poter fare un esame completo degli atti di indagine. Abbiamo chiesto la copia della registrazione di tutte le intercettazioni telefoniche e abbiamo da adesso 9 giorni per decide se fare o no ricorso al tribunale, e credo con ogni probabilità che lo faremo”.



Parlando, infine, della presunta fuga di Mohamed, pochi giorni dopo l’omicidio di Alice Neri, l’avvocato sostiene che “non c’è stata nessuna fuga, lui si è presentato alla frontiera 7/8 giorni dopo i fatti, con i suoi documenti ed ha attraversato la frontiera. Chi scappa non fa così. Andava a lavorare, è stato catturato mentre era al lavoro all’estero, in una ditta in Francia”. In merito alle accuse per l’omicidio di Alice Neri, infine, il dottor Ghini dice di non volerne parlare, “è una fase preliminare e io ho letto solo un centinaio di pagine, ma non ho ancora visto un video, né ascoltato un’intercettazione”. Similmente, non risponde neppure in merito al fatto che Mohamed sia stato l’ultimo a vedere Alice Neri viva, “non è un atto processuale [e] non c’è nessuna telecamera che lo riprende salire in macchina“.