Il programma “Le Iene” torna ad occuparsi di Giuseppe Conte e del concorso universitario a cui partecipò il premier nel 2002, grazie al quale fu nominato professore ordinario di diritto privato. Antonino Monteleone e Marco Occhipinti «hanno fatto nuove clamorose scoperte sul concorso universitario del premier e gli interessi economici che lo legavano al suo esaminatore». Intanto durante una conferenza stampa a palazzo Chigi col ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il presidente del Consiglio ha attaccato la Iena. «Perché dice che ho lavorato gratis per Alpa? Al limite dovrebbe dire: “lei è un frescone, ha lavorato gratis per il Garante». In attesa che venga trasmesso il nuovo servizio, Le Iene anticipa di aver raccolto nuovi documenti esclusivi. Uno in particolare sembrerebbe testimoniare che Conte avrebbe mentito sui suoi rapporti con Guido Alpa, e che dunque questi fosse incompatibile per legge nel suo ruolo di esaminatore al concorso. «C’è rimasto male, perché ho visto che ha fatto dei post su Facebook in cui scrive delle cose offensive», ha intanto attaccato Conte in conferenza stampa. Il premier ritiene offensivo il fatto che Monteleone abbia scritto: «Il presidente Conte ha lavorato gratis per uno dei commissari del suo concorso».



GIUSEPPE CONTE CONTRO LE IENE: “DIFFAMAZIONE”

Nella conferenza stampa a palazzo Chigi c’è stato modo quindi di affrontare il caso Alpa, ma c’è stato un duro botta e risposta tra il premier e Antonino Monteleone de Le Iene. «Se l’incarico mi è stato conferito dal Garante, e io non mi faccio pagare come in questo caso perché ritengo di aver svolto attività difensiva non di rilievo, evidentemente non me la sono sentita di fatturare essendo il Garante un ente pubblico», dice Giuseppe Conte alla Iena. Ed evidenzia il fatto che anche altre volte non si è fatto pagare. «Non dovete approfittarvi del fatto che da quando sono presidente del Consiglio ho detto che non avrei mai querelato i giornalisti, perché continuate a scrivere menzogne su menzogne», prosegue il presidente del Consiglio. Antonino Monteleone ribatte spiegando che «è cambiata più volte la sua versione». Ma il premier non ci sta: «Anche questo è offensivo. Quello è un progetto di parcella, non è una fattura. La fattura l’ha emessa solo Alpa perché abbiamo appurato che io al Garante non ho mai fatturato. Quindi non c’è una fattura in comune».



CASO ALPA, BOTTA E RISPOSTA TRA CONTE E MONTELEONE

A Le Iene però risulta che Giuseppe Conte non abbia lavorato gratis per il Garante. «Ci risulta dai documenti, che ha chiesto all’Autorità di versare anche i suoi compensi sul conto di Alpa, che è stato il suo esaminatore». Di fronte a questa accusa la reazione del premier è durissima: «Ma questa è diffamazione, lei sta insistendo. Lei è fuori di testa. Io non ho fattura e non ho chiesto il raddoppio della fattura». Secondo il programma c’è una comunanza di interessi per il concorso del 2002 con un documento del 2009. «Dopo sette anni poteva cambiare il mondo, ma non dimostrerebbe mai l’esistenza di una cointeressenza economica del 2002. È un fatto logico: un documento del 2009 non potrà mai dimostrare la cointeressenza di un fatto concorsuale del 2002. Se ne faccia una ragione». A questo punto Antonino Monteleone spiega che Guido Alpa tra le voci presentate ha indicato anche la presenza di Conte in udienza. «Se Alpa ha incassato i compensi per la presenza in udienza è un problema o no?». Quindi Conte ha concluso: «Il fatto che io abbia partecipato non ha alcun rilievo economico, perché nel processo civile le memorie difensive sono quelle che contano».