A Storie Italiane il caso del decesso del medico urologo Attilio Manca, che ufficialmente si sarebbe tolto la vita con un’overdose, tesi a cui però non crede la famiglia. Oggi la madre, la signora Angela, è stata in collegamento con il programma di Rai Uno: “Mio figlio è stato ucciso, noi l’abbiamo capito subito dopo la sua morte, non i primi due giorni perchè eravamo stati ingannati. Ci avevano detto che era morto all’istante per aneurisma, e non riuscivamo a spiegarcelo visto che era sano. Il giorno del suo funerale, era il 14 febbraio, vedevo che la gente mi guardava strano quando parlavo di aneurisma, quindi mi hanno detto che mio figlio era morto di overdose, e sono rimasta allibita, una cosa assurda fin da subito. Ci avevano ingannato e non ho capito perchè”.
Quindi la mamma di Attilio Manca ha precisato: “Mio figlio è stato ucciso perchè ha assistito Bernardo Provenzano durante la sua malattia e a riguardo vi sono le dichiarazioni di sei pentiti, non di uno, ed è assurdo che la procura di Roma abbia dato credito a quattro indagati che hanno avuto problemi con la giustizia e non hanno creduto ai pentiti, alla famiglia e ai colleghi di mio marito. In questi 17 anni – ha proseguito la genitrice di Attilio Manca – non siamo mai stati sentiti da un magistrato, ed è vergognoso che una persona uccisa per mafia non sia mai stata udita da nessuno. Noi vorremmo che la magistratura di Roma o la procura di Viterbo si assumessero le proprie responsabilità e aprissero un fascicolo per omicidio”.
ATTILIO MANCA, L’AVVOCATO: “LA PROCURA E’ ANDATA PER LA SUA STRADA”
L’avvocato Ingroia, il legale che sta assistendo la famiglia di Attilio Manca, ha lanciato accuse molto pesanti nei confronti della procura di Viterbo da cui noi prendiamo le distanze: “La procura di Viterbo è andata per la sua strada, volevano che venissimo estromessi dal processo. In primo grado ha condannato una donna senza alcuna prova poi la corte d’appello di Roma l’ha assolto con formula piena perchè il fatto non sussiste, e ciò significa che non è stata ceduta la dose di droga letale ad Attilio Manca, quindi non sussiste che Attilio Manca sia morto per overdose. L’avvocato difensore di questa donna ha detto che la procura di Viterbo cercò di convincerlo a fare confessare la donna in quanto l’avrebbero trattata con il velluto perchè il reato sarebbe andato in prescrizione, lo dice l’avvocato Cesare Placanica”. L’avvocato ha aggiunto: “Noi procederemo per una nuova istanza di apertura di fascicolo di omicidio di mafia e la competenza dovrebbe essere della procura distrettuale antimafia di Roma e della procura antimafia”.