Stando a quanto fatto sapere dal presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, in merito al caso Balocco-Chiara Ferragni: “La commistione tra sponsorizzazione e beneficienza penalizza i consumatori”. Questo quanto si legge sulla relazione presentata dall’Agcm in merito alla nota vicenda che ha coinvolto il pandoro e l’imprenditrice digitale moglie di Fedez. “Meritano di essere richiamati – aggiunge Rustichelli – i procedimenti volti alla repressione di comportamenti scorretti in relazione alle recensioni online e le istruttorie condotte nel settore dell’influencer marketing”. Il presidente dell’autorità aggiunge, riferendosi alle condotte: “Hanno evidenziato come il comportamento dei consumatori possa essere indebitamente pregiudicato da una comunicazione fondata su una ambigua commistione tra sponsorizzazione e iniziative di beneficenza, inducendoli a credere – contrariamente al vero – di contribuire all’iniziativa benefica attraverso l’acquisto del prodotto”.



Il presidente prosegue: “La condivisione delle proprie esperienze di consumo sulle reti sociali e negli spazi virtuali dedicati, che si inserisce nel più ampio fenomeno di generazione di feedback e contenuti da parte degli utenti si è dimostrata suscettibile di orientare in misura significativa le scelte di acquisto. La strategia promozionale delle imprese si è quindi adeguata al nuovo contesto, valorizzando le recensioni dei consumatori nella commercializzazione di prodotti o servizi, ovvero sfruttando la visibilità degli influencer, che sono in grado di raggiungere con i propri messaggi un numero elevato di potenziali acquirenti”.



CASO BALOCCO-FERRAGNI, L’ANTITRUST: “LA CIFRA DONATA…”

Rustichelli ha quindi sottolineato come l'”ambigua commistione tra sponsorizzazione e iniziative di beneficenza” sia al centro del procedimento chiuso nei confronti della Balocco S.p.A.Industria Dolciaria, Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l, le ultime due società, riconducibili a Chiara Ferragni, in merito all’iniziativa “Pandoro Pink Christmas”, il dolce di Natale sponsorizzato appunto dall’influencer.

Rustichelli ha ricordato che: “A esito dell’istruttoria l’Autorità ha accertato che la donazione pubblicizzata come legata alle vendite del “Pandoro Pink Christmas” era stata fatta dalla sola Balocco diversi mesi prima del lancio del prodotto sul mercato, per un ammontare in cifra fissa, privo dunque di qualunque rapporto con le quantità del prodotto vendute, e senza alcuna partecipazione diretta dell’influencer coinvolta all’iniziativa benefica”.