A Le Iene si parla del caso Becciu con le rivelazioni di Cecilia Marogna. L’alto prelato sardo Angelo Giovanni Becciu, già Nunzio apostolico, si è trovato al centro di un vero e proprio scandalo che l’ha costretto a dimettersi dal suo ruolo. “Il Papa dice che non ha più fiducia in me perchè avrei commesso atti di peculato” dice Becciu che in una intervista ammette di aver girato 500 mila euro ad una società slovena precisando “denaro che sarebbe dovuto servire per la liberazione di missionari in Africa”. In realtà l’uomo sottolinea a gran voce di essere vittima di una truffa “sono stato ingannato anche io”. Intanto anche Cecilia Marogna sul Corriere della Sera ha deciso di rompere il silenzio respingendo tutte le accuse: “non sono l’amante del signor Becciù”. Non solo, la Maronsa sui documenti e sulla somma di denaro precisa: “i soldi non erano 600 mila, ma 500 mila”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Le Iene sul caso Becciu: “Mezzo milione del Vaticano in borse di lusso”
Si apre un nuovo, imbarazzante, capitolo nel caso Becciu che ha sconvolto la serenità del Vaticano. Ad occuparsene sono Le Iene nella puntata in onda oggi su Italia Uno: un servizio realizzato da Gaetano Pecoraro e Riccardo Festinese mostrerà infatti “un documento esclusivo da cui risulta che dalla segreteria di stato vaticana – sezione affari generali – è partito mezzo milione di euro destinato a una società estera intestata a una donna“. La destinataria di questa cifra, indirizzata alla Log sic doo, con sede a Lubiana, è Cecilia Marogna, 39enne sarda (come Becciu), nei confronti del quale l’alto prelato riponeva “fiducia e stima per la serietà della sua vita e della sua professione“. Questo almeno scriveva tre anni fa Becciu in una lettera da Sostituto agli Affari generali della Segreteria di Stato. Eppure, a detta degli inquirenti, la Marogna avrebbe speso quei soldi non per organizzare incontri per conto della Santa Sede e tessere rapporti, bensì per acquistare borse, abiti firmati e cosmetici nelle lussuose boutique romane.
CASO BECCIU, SPUNTA LA DONNA DI FIDUCIA
Secondo Le Iene, insomma, i documenti dimostrerebbero chiaramente che quei soldi sono stati usati dalla donna vicina a Becciu “per l’acquisto di borse di grandi marchi come Prada e Chanel e altri beni di lusso che nulla hanno a che fare con le missioni caritatevoli della Chiesa“. Ma in che modo – si chiede la trasmissione di Italia Uno – queste rivelazioni bollenti si intrecciano alle dimissioni di Angelo Becciu? L’ex numero tre del Vaticano, già Nunzio apostolico, dimessosi meno di due settimane fa dalla carica di prefetto della Congregazione delle cause dei santi, con la perdita dei diritti da cardinale, dopo un’udienza con Papa Francesco, secondo quanto riporta La Repubblica, avrebbe fatto trapelare sorpresa e amarezza per un millantato credito. Quei bonifici, ufficialmente, servivano per “missioni di intelligence” e non si esclude un’iniziativa legale del prelato contro la sua, ormai ex, donna di fiducia.