La trasmissione Chi l’ha visto torna questa sera sulla controversa vicenda di Bibbiano. L’inchiesta di Federica Sciarelli prosegue con nuovi documenti e testimonianze su come riuscivano a strappare i bambini alle proprie famiglia in modo del tutto illecito. L’inchiesta dal nome “Angeli e Demoni” prosegue e vede al centro la rete di servizi sociali della Val D’Enza e del comune di Bibbiano. Da quanto emerge dalle carte, nel mirino ci sarebbero proprio alcuni operatori dei servizi sociali che avrebbero falsificato le relazioni inviate al Tribunale dei minori al fine di allontanare i piccoli dalle proprie famiglie e darli poi in affido ad amici e conoscenti. Un meccanismo messo chiaramente in piedi per soli fini economici andato avanti per anni con il coinvolgimento di enti pubblici e privati. Le indagini sono partire all’inizio dell’estate 2019 in seguito al sospetto da parte del pm di Reggio Emilia di fronte alle copiose denunce dei servizi sociali contro i genitori accusati di compiete violenze in famiglia (in particolare maltrattamenti e abusi sessuali). Da qui sarebbe emerso un giro incredibile che andrebbe a coinvolgere oltre agli assistenti sociali anche politici, avvocati e psicologi.
BIBBIANO, L’INCHIESTA
Secondo quanto riferisce IlGiornale.it sul caso Bibbiano, sono 277 le pagine dell’inchiesta che riportano ore e ore di intercettazioni fatte dai carabinieri di Reggio Emilia e che testimoniano il lavaggio del cervello ad opera di medici nei confronti dei bambini. Nei colloqui con gli psicologi, i minori venivano spinti a confessare episodi mai avvenuti legati a violenze inaudite. Per rendere ancora più credibili le violenze venivano addirittura manomessi i disegni fatti dai bambini. Da quanto emerso però, durante le ore di terapia gli operatori avrebbero messo in scena i “giochi di ruolo” per influenzare i bambini e in alcuni casi i terapeuti si travestivano da personaggi delle fiabe per rappresentare i loro genitori a far loro del male. I metodi adottati avrebbero avuto come fine quello di dare in affido i piccoli per poi sottoporli ad un circuito di cure private a pagamento della Onlus piemontese Hansel e Gretel, associazione gestita da Claudio Foti assieme alla moglie Nadia Bolognini, che si sarebbe aggiudicata l’uso di ambienti pubblici senza partecipare a nessuna gara d’appalto.
AL VIA ALLA CAMERA L’ITER DELLA PROPOSTA DI LEGGE
Da ieri è partito alla Camera l’iter della proposta di legge targata dal Movimento 5 Stelle in materia di affido dei minori: “Mai più business sulla pelle dei bambini, Mai più casi come quelli avvenuti a Biella o Bibbiano”. Lo riferisce l’agenzia di stampa Dire. Il testo, depositato a Montecitorio lo scorso 31 luglio è stato incardinato nella giornata di ieri. Al centro, l’intervento sul sistema delle tutele del minore nei procedimenti in tema di responsabilità genitoriale definito dal Codice civile e sull’attuazione dei provvedimenti giurisdizionali di collocazione extra familiare dei minori. Viene posto l’accento sui criteri di intervento del giudice, in modo da evitare il più possibile l’allontanamento dei minori dalla propria famiglia di origine. La riforma prevede anche un intervento sulla legge n. 184 del 1983 per modificare la disciplina dell’affidamento e della revoca dello stato di adottabilità, tema diventato particolarmente attuale dopo l’avvio dell’inchiesta “Angeli e Demoni”.