Anni fa erano le vicissitudini private delle stelle del cinema a tenere banco sui rotocalchi estivi. Oggi no. La politica si è spettacolarizzata al tal punto che molti dei suoi protagonisti sono passati direttamente dal jet set delle passerelle alle poltrone di Montecitorio. Molte soubrette e showman sono diventati illustri opinionisti. Ed in tutto questo andirivieni di ruoli e personaggi (che più che in cerca d’autore sono alla disperata ricerca della propria identità) è facile imbattersi nel portavoce di Palazzo Chigi, ex concorrente del Grande Fratello ed oramai anche ex – compagno – di José Carlos Alvarez.
Nome, quest’ultimo, balzato alla cronaca grazie al pronto intervento dell’Antiriciclaggio di Bankitalia che probabilmente è riuscita ad eludere i radar della Casaleggio Associati. Stessa sorte che sembra però non essere toccata ai tg Rai, che non hanno fatto minimamente alcun cenno al fattaccio. Ma andiamo per ordine.
Qualche giorno fa, Rocco Casalino – portavoce del presidente del Consiglio – è finito sotto i riflettori per una vicenda di soldi investiti nel trading online dal suo compagno (i due, stando alle dichiarazioni odierne, stanno attraversando una crisi).
Subito si sono accesi i riflettori per il sospetto sull’eventuale coinvolgimento dello stesso Casalino in movimenti di denaro illeciti. La segnalazione dell’Antiriciclaggio evidenziava pagamenti di cifre troppo onerose rispetto al tenore di vita di Alvarez attraverso siti di trading online come Plus500 e Fortissio.com.
La spiegazione della vicenda l’ha annunciata lo stesso Casalino in una nota, nella quale ha chiarito che il compagno è stato vittima del trading online. Una truffa, quindi, si è abbattuta su Alvarez attraverso un call center di una società ricollegabile a uno dei siti di investimento online che chiamava insistentemente il trentenne cubano attirandolo su guadagni facili e ingannevoli.
La minoranza dal canto suo ha voluto approfondire l’accaduto, non tanto per la vicenda personale e privata dei due di cui francamente non frega a nessuno, ma per valutare il presunto coinvolgimento del dominus della comunicazione di Palazzo Chigi in questa intricata e confusa vicenda.
Ed è stata presentata proprio oggi (ieri, ndr) un’interrogazione al ministro Gualtieri a prima firma dall’attuale capogruppo Lega in commissione Finanze, on. Giulio Centemero, che riprende quanto riportato dalla stampa in questi giorni e che ricostruisce il flusso contabile incriminato e proveniente da alcuni bonifici senza causale inviati dallo stesso portavoce del presidente del Consiglio, da una indennità di disoccupazione e da un bonifico proveniente da un conto tedesco della Plus500, società che fornisce servizi di trading online.
I sospetti movimenti sono stati successivamente comprovati dall’utilizzo di apposita carta di credito prepagata, utilizzata esclusivamente per i pagamenti verso i predetti siti di trading online (anche 2mila euro in un giorno per acquistare titoli su siti di settore, incamerando cospicue plusvalenze), e palesemente rilevanti rispetto al bilancio economico del cliente e così l’ingente acquisto di suddetti titoli ha generato cospicue – e sospette – plusvalenze.
Il rapporto di vicinanza affettiva tra il portavoce del presidente del Consiglio e il soggetto segnalato potrebbe implicare fattispecie di conflitto d’interessi e insider trading, in considerazione soprattutto della possibile e potenziale conoscenza di decisioni governative prima che queste vengano comunicate all’opinione pubblica.
Ad ogni buon conto e fatte le dovute premesse del caso, il capogruppo della Lega in commissione Finanze ha voluto esplicitamente chiedere al ministro chiarimenti anche in relazione al dodicesimo comma dell’art.1 della legge istitutiva della Consob, ente preposto al monitoraggio delle distorsioni sui mercati finanziari.
La risposta non si è fatta attendere e tra il presunto imbarazzo dei presenti è stato comunicato agli interessati che le società coinvolte risultano essere: la prima un’impresa di investimento estera abilitata ad offrire servizi finanziari in Italia e, in particolare, il servizio di ricezione e trasmissione di ordini per la propria clientela; mentre la seconda risulta essere anch’essa un operatore specializzato in trading su Cfd su indici azionari, materie prime e su una limitata selezioni di azioni quotate sul mercato Usa.
Il responso del ministero Gualtieri si è concluso con un rimpallo alla Consob che al momento, sulla vicenda, sta facendo ulteriori approfondimenti. Nessuno ha voluto infierire ma bensì ha preferito chiosare indicando questa come “un’occasione per fare chiarezza e fugare ogni dubbio e ipotesi di reato di abuso di informazioni privilegiate”.
La trama ha sicuramente qualche ombra che nulla a che fare con la vicenda personale dei due sfortunati amanti che, a seguito di questa disavventura, sembrano arrivati al capolinea. I vertici del Movimento sembrano temere l’ennesima “caduta di stile” di questo esecutivo mentre l’Italia, dal canto suo, attende l’arrivo dell’autunno più grigio della sua storia.