Il pusher del caso Cerciello era un informatore dei carabinieri. È quanto emerge da un verbale rimasto segreto per quasi un anno e che è stato recentemente depositato per il processo per l’omicidio di Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere ucciso il 26 luglio 2019. Questo documento avvalora la prima ipotesi, quella cioè che il militare e il suo collega abbiano portato il mediatore Sergio Brugiatelli a recuperare il borsello rubatogli dai due ragazzi americani, Lee Finnegan Elder e Gabriel Natale Hjorth, proprio per fare un favore al confidente. Quella su Italo Pompei informatore dei carabinieri non è l’unica rivelazione, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Nel documento si racconta anche che la sera dell’omicidio i militari in servizio a Trastevere erano impegnati in un’operazione organizzata proprio grazie all’aiuto dell’informatore. Una verità che finora era stata sempre negata e che ora apre nuovi interrogativi. Ad esempio, perché i magistrati non avevano allegato questo verbale al fascicolo del processo?



OMICIDIO CERCIELLO, PUSHER ERA INFORMATORE CARABINIERI

I carabinieri lo avevano trasmesso subito, allora chi non ha voluto renderlo noto? Sarebbe stato importante, visto che Sergio Brugiatelli portò Lee Finnegan Elder e Gabriel Natale Hjorth dal pusher Italo Pompei. Tutto parte dall’udienza del 29 aprile, quando i difensori dei due ragazzi americani chiedono conto al colonnello Lorenzo D’Aloia, comandante del nucleo investigativo di Roma che ha coordinato l’indagine, di oltre 2mila contatti telefonici tra Italo Pompei e uno dei militari che avevano contatti con lo stesso Mario Cerciello Rega e il suo collega Andrea Varriale. Lui conferma e spiega che si tratta dell’appuntato Fabrizio Pacella. D’Aloia spiega che il verbale è stato trasmesso ai pubblici ministeri, ma non risulta tra gli atti. Quindi, come ricostruito dal Corriere della Sera, è stata presentata un’istanza a cui si sono associati gli avvocati Francesco Petrelli e Fabio Alonzi. Il documento è stato quindi consegnato alle difese. Era stato il mediatore Sergio Brugiatelli a portare gli americani dal pusher Italo Pompei e loro gli avevano rubato il borsello dopo aver scoperto di essere stati truffati.



Quindi, Mario Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale avrebbero portato Sergio Brugiatelli a recuperare il borsello proprio per fare un favore al confidente Italo Pompei. Forse perché il cellulare poteva svelare i contatti con l’informatore. Ma quell’operazione è costata la vita al carabiniere Cerciello.

Leggi anche

Carmela Dore, madre Stefano Masala: chi è/ L'ultimo desiderio prima di morire: "Ci dicano dov'è il corpo"