Un anno di reclusione con pena sospesa: sarebbe questa la condanna emessa a carico del carabiniere che avrebbe scattato la foto di Hjorth bendato dopo l’arresto nell’ambito dell’inchiesta sull‘omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Una vicenda collaterale al delitto che ha fatto molto discutere e che sarebbe sfociata nel verdetto di poche ore fa, riporta Repubblica, contro cui la difesa del militare imputato avrebbe già annunciato il ricorso in appello. A riportare la notizia è La Repubblica.
Secondo l’Ansa, la Procura di Roma aveva chiesto per l’imputato, Silvio Pellegrini, una condanna a un anno e 2 mesi. Il carabiniere sarebbe stato accusato di abuso d’ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio per avere fotografato Christian Gabriel Natale Hjorth in caserma dopo il fermo. Uno scatto che poi sarebbe finito in una chat. “Ha fatto una cosa che non doveva – le parole del pm Maria Sabina Calabretta nel corso della requisitoria, riportate dall’agenzia di stampa –. Non c’è alcun dubbio sulla sua responsabilità e non c’è alcun motivo investigativo dietro la diffusione di quella foto“.
La difesa del carabiniere condannato per la foto di Hjorth bendato dopo l’omicidio di Cerciello Rega: “Faremo appello”
È lo stesso quotiano a riportare un passaggio del commento della difesa del militare nella vicenda della foto di Hjorth bendato dopo il fermo: “Stasera un carabiniere pluridecorato è stato condannato a un anno di reclusione e di interdizione dai pubblici uffici sulla base di una norma, l’abuso d’ufficio, che contiene tutto ed il contrario di tutto – avrebbe dichiarato l’avvocato Andrea Falcetta, difensore di Silvio Pellegrini –. Premesso che certamente proporremo appello, auspico anche che si giunga finalmente ad una sua radicale riforma/abolizione perché notiziare altri carabinieri del fermo di chi ha ucciso uno di loro non può e non deve essere un reato“.
Il carabiniere Silvio Pellegrini sarebbe stato condannato a un anno con pena sospesa nel processo che vede come parte offesa Christian Gabriel Natale Hjorth, il giovane americano accusato di aver ucciso, in concorso con Finnegan Lee Elder, il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega nel luglio del 2019 in zona Prati. In aula, riporta la Tgr Lazio, in sede di requisitoria il pubblico ministero avrebbe sottolineato che “non c’era necessità di fare quella foto e neanche di diffonderla“. Lo stesso Hjorth, pochi mesi fa, avrebbe commentato così l’accaduto: “Quella foto mi ha provocato senso di vergogna, dispiacere e impotenza. Sono stato mostrato come un terrorista, cosa che non sono. Non sono una persona violenta“.ga