Se del pandoro gate Selvaggia Lucarelli è stata in un certo senso l’artefice, avendo acceso i riflettori sulla vicenda, lo stesso non si può dire del caso Fedez-Cristiano Iovino, cioè della rissa tra il rapper e il personal trainer su cui vi è un’inchiesta, ma che la giornalista ospite oggi di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi“, su Rai 3, ha comunque approfondito. Ma prima di capire cosa rischia Fedez, bisogna avere ben chiaro cos’è successo con Cristiano Iovino. Partiamo dall’ultima novità, il video del pestaggio a cui avrebbe preso parte anche il rapper: i volti non si riconosco dalle immagini, ma l’analisi delle sagome e le testimonianze raccolte indicano la presenza del rapper, che avrebbe affrontato il personal trainer con la sua guardia del corpo Christian Rosiello, noto per essere ultras di spicco del Milan.



Dalla ricostruzione emerge che Cristiano Iovino avrebbe evitato i primi colpi e indietreggiato verso il marciapiede, prima di essere sopraffatto a colpi di calci e pugni dal gruppo, finendo a terra. Il pestaggio è proseguito anche fuori dalla visuale delle telecamere, ma sotto gli occhi dei vigilantes che hanno testimoniato. Ma cosa c’è dietro questo pestaggio? Per la procura di Milano sarebbe una spedizione punitiva legata a una lite tra Fedez e Cristiano Iovino avvenuta qualche ora prima alla discoteca The Club. Anche su ciò non è perfettamente chiaro cos’è successo: le ultime indiscrezioni riferiscono di una rissa scoppiata per un “imbucato” nel privée, difeso da Cristiano Iovino, il quale si sarebbe poi scontrato con Fedez pare sferrandogli un pugno o uno schiaffo (anche su questo ci sono versioni differenti).



PESTAGGIO CRISTIANO IOVINO, COSA RISCHIA FEDEZ?

Dopo la rissa in discoteca, Fedez e Cristiano Iovino si sarebbero sentiti telefonicamente per un chiarimento: questo sarebbe emerso dalle indagini in corso, secondo cui in realtà si sarebbe trasformata in una spedizione punitiva sotto casa del personal trainer. Dopo il pestaggio, quando sono arrivati i carabinieri sul posto, la vittima era già a casa, aiutato dall’amico Salvatore Angelucci, ex tronista di Uomini e Donne, per medicarsi. Avrebbe rifiutato il trasporto in ospedale e riferito di non conoscere gli aggressori, facendo riferimento solo a una lite con sconosciuti in discoteca.



Inoltre, non ha denunciato Fedez, motivo per il quale le accuse di lesioni e percosse sono destinate a decadere, mentre resterebbe in piedi quella per rissa, a proposito della quale Selvaggia Lucarelli a RTL da Gabriele Parpiglia ha dichiarato di recente che ritiene che sia “più delicata l’indagine per rissa di Fedez” rispetto a quella per truffa aggravata dell’ormai ex moglie Chiara Ferragni per il pandoro gate. “Per quanto abbia potuto sistemare le cose e trovare accordi con Cristiano Iovino, il resto di rissa resta e lì penso che non ci sarà archiviazione“, ha aggiunto la giornalista, facendo riferimento anche alle voci sull’accordo transattivo che avrebbero raggiunto le parti. Selvaggia Lucarelli ha spiegato anche di aver saputo che Fedez conta molto sull’archiviazione della vicenda, ma non ritiene che andrà così.

FABRIZIO CORONA “MEDIATORE” TRA FEDEZ E CRISTIANO IOVINO?

Chi potrebbe saperne di più del caso Fedez-Cristiano Iovino è Fabrizio Corona, almeno alla luce di quello che ha dichiarato al podcast Gurulandia, spiegando di aver avuto un ruolo nel presunto accordo transattivo tra il Fedez e il personal trainer. L’ex re dei paparazzi ha confermato la lite in discoteca e che i due si erano messi d’accordo per incontrarsi e chiarirsi, ma poi c’è stato il pestaggio.

Corona, che afferma di essere amico di entrambi e dei loro legali, ha contribuito ad avvicinare le parti per una transazione, quindi ha dichiarato di essere stato il tramite, una sorta di mediatore. Sulla somma invece non si è sbilanciato, non commentando le voci in base a cui Cristiano Iovino dovrebbe ricevere 500-600mila euro da Fedez per non sporgere denuncia contro di lui. Fabrizio Corona, comunque, ha escluso l’ipotesi della spedizione punitiva, parlando di una rissa per futili motivi.