PARZIALE RETTIFICA A beneficio dei lettori è importante precisare, rispetto a quanto riportato nell’articolo, che: la signora Giovanna Ricci risponde per le affermazioni formulate in ambito privato, ovvero sul suo profilo Facebook, e rivolte a soggetti determinati; le Iene non hanno subito alcuna condanna per ciò che la signora ha dichiarato, a condizione di anonimato, nell’ambito di un brevissimo passaggio all’interno di un servizio più complesso. Dichiarazioni prive di riferimenti a persone specifiche e che sono state accompagnate da un chiaro avvertimento per il pubblico che tali affermazioni erano solo idonee a restituire al pubblico il tono delle numerosissime e-mail giunte alla redazione del programma tv; apprendiamo che Antonio Degortes è destinatario di un “decreto penale di condanna” (che ha impugnato) per le gravi affermazioni diffamatorie in danno del giornalista Antonino Monteleone e del programma “Le Iene” e che il dibattimento si aprirà ad aprile.



Giovanna Ricci, una delle testimoni “incappucciate” de Le Iene nel caso David Rossi è stata condannata per diffamazione aggravata. Lo rivela la Gazzetta di Siena, secondo cui lo ha deciso il tribunale di Siena con sentenza depositata il 5 febbraio scorso che stabilisce un risarcimento danni quantificato in 11mila euro, oltre spese legali ed accessori, per le dichiarazioni nei confronti dell’imprenditore Antonio Degortes e di altri soggetti, frasi gravemente diffamatorie rese sul profilo Facebook. La donna era stata intervistata in modo “travisato” dall’inviato Antonino Monteleone in quanto sarebbe stata a conoscenza dei presunti “festini”, caso che è stato poi archiviato dal tribunale di Genova. Questi festini, secondo la tesi portata avanti, avrebbero condizionato le indagini.



Per questo Giovanna Ricci è attualmente indagata proprio con il giornalista e l’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini dinanzi alla procura della Repubblica sempre presso il tribunale di Genova. Il giudice ha affermato che l’offesa rivolta ad Antonio Degortes tramite social è stata «altamente denigratoria, offensiva, e screditante per l’onore del destinatario».

CONDANNATA “TESTIMONE” IENE: “HATER PROFESSIONISTA”

Il giudice ha deciso di condannare Giovanna Ricci per diffamazione aggravata, in quanto l’offesa è stata comunicata «a più persone e peraltro in assenza di qualsiasi elemento che ne suffraghi la veridicità, sostanziandosi nella mera aggressione verbale del soggetto criticato, essendo lo stesso impossibilitato, date le conosciute modalità della piattaforma Facebook, ad eliminare in tempi rapidi, o comunque idonei, le frasi suddette, al fine di impedire una non irrilevante diffusione fra i frequentatori». Peraltro, la Gazzetta di Siena evidenzia che dai documenti emerge anche che la “testimone” de Le Iene per il caso David Rossi non era neppure nuova a questi comportamenti, come risulta dalla sua pagina Facebook, «piena di commenti gravemente diffamatori, violenti, osceni e razzisti nei confronti di chiunque». Il giudice arriva a definirla «una vera e propria hater professionista, nota alle cronache per innumerevoli comportamenti speculari in danno di decine di persone e già condannata per il reato di diffamazione in danno dell’esponente».