Tutti gli aggiornamenti sul caso del povero Davide Ferrerio a Storie Italiane, programma in onda su Rai Uno. Oggi il processo d’Appello contro Nicolò Passalacqua, il ragazzo che avrebbe aggredito Davide Ferrerio mandandolo in coma irreversibile. “Il procuratore generale chiederà una perizia informatica, sono stati depositati i frame di alcuni momenti dell’aggressione a Davide e la dinamica descritta era diversa da quella descritta in aula, quindi si stabilirà cosa sia avvenuto realmente tramite un perito”.
L’avvocato della difesa parla di “ossa fragili” per Davide Ferrario, ma ovviamente l’accusa non ci sta: “Il procuratore generale ha chiesto una revisione sulla base del frame del pugno che contrasta con la perizia fatta dal giudice”. Quel pugno ha provocato la frattura di mandibola e zigomo e poi c’è stata la caduta, ma secondo la difesa la caduta avrebbe causato delle lesioni serie per via della presunta fragilità ossea di Davide. Su Curto, invece: “La procura generale ha insistito sul suo rinvio a giudizio e a fine udienza entro le 13:00 sapremo l’esito, speriamo che ci sarà un nuovo processo a Crotone”. Alessandro Curto è il ragazzo che di fatto ha indirizzato Passalacqua verso Davide Ferrerio, una frase che ha esposto il ragazzo di Bologna al pestaggio.
CASO DAVIDE FERRERIO, IL FRATELLO: “FUI MINACCIATO QUEL GIORNO…”
Ha quindi preso la parola il fratello di Davide Ferrario, Alessandro, ricordando l’ultima udienza a Crotone in cui si era verificata una lite fra le due famiglie: “Fui minacciato quel giorno, e ciò non fa altro che confermare che persone sono, non hanno nulla da perdere, così come l’imputato Passalacqua. Non abbiamo mai ricevuto scuse, almeno il gesto. Niente di tutto ciò ma minacce e l’andar via da Crotone sotto scorta per via della nostra incolumità”.
In primo grado è stata fatta giustizia ed ora si attende l’Appello: “Se abbassano la pena verrà ulteriormente calpestata la dignità di mio fratello, già calpestata quella maledetta sera”. La mamma ha aggiunto: “Davide non si è difeso, non ha mai fatto a botte con nessuno, qui ci troviamo di fronte all’unico caso al mondo dove un ragazzo innocente viene picchiato senza fare nulla”. E ancora: “Mi auguro che questa perizia non possa aver accesso in questo processo, l’osteogenesi non ha nulla a che fare con ciò che è successo. Noi viviamo l’ergastolo – ha aggiunto – perchè qualcuno quella sera ha deciso la vita di Davide”.