Storie Italiane torna a parlare del caso di Davide Ferrerio, il giovane ragazzo bolognese aggredito a Crotone e da anni in coma irreversibile. Il programma di Rai Uno si è soffermato nuovamente sul caso vista la novità degli ultimi giorni, ovvero, il fatto che il giudice abbia chiesto una nuova consulenza che stabilisca una correlazione fra il pugno che Davide Ferrerio ha ricevuto e lo stato fisico in cui si trova.
In studio a Storie Italiane vi era l’avvocato della famiglia del ragazzo che ha ricostruito la vicenda: “La vicenda è drammatica, Davide non centrava nulla, l’oggetto del pestaggio era un altro ragazzo che ha pensato di andarsene dal luogo e di indicare Davide sapendo che sarebbe stato ferito gravemente. La vicenda va in tribunale, viene preso l’esecutore a cui vengono dati 20 anni di reclusione. Il giudice ha poi stabilito che un pugno ha causato lo stato in cui sta Davide e nella sentenza a pagina 6 si legge che ‘I danni subiti sono riconducibili ad un pugno violento inferto al cranio’”. Sulle novità, l’avvocato ha aggiunto: “Il giudice ha chiesto una perizia sulla compatibilità quando c’è già una sentenza che parla chiaro e soprattutto c’è una consulenza fatta dal pubblico ministero, adesso dobbiamo aspettare”.
CASO DAVIDE FERRERIO, GIUDICE CHIEDE NUOVA PERIZIA: “PENSAVAMO DI ESSERE SU UNA CANDID CAMERA”
Alessandro Ferrerio, fratello di Davide, in collegamento con Storie Italiane si è detto indignato: “Noi abbiamo ricevuto questa notizia che è incredibile, assurdo, pensavamo di essere vittima di una candid camera. Vi sono ancora dubbi nella mente del giudice nonostante filmati e intercettazioni telefoniche su come si sia svolta l’aggressione, siamo indignati vuole capire se c’è connessione fra il pugno e le lesioni di Davide, come possono esserci dubbi?”.
E ancora: “E’ stato nominato un medico legale che farà la perizia e anche un perito informatico che esaminerà fotogramma per fotogramma l’aggressione, è una cosa incredibile. Io inviterei tutti i giudici e avvocati a vedere come sta Davide. E’ un ragazzo che era vivo e vegeto fino ad un’ora prima e si è trovato in un tunnel senza via d’uscita, c’è una famiglia distrutta e io penso a mio fratello e stanno continuando a ledere la sua dignità. La cosa è talmente palese ed obiettiva… non so, io spero vivamente nella buonafede”.