Non si spengono i riflettori sul caso di Denise Pipitone ed anche oggi la trasmissione Ore 14 su Rai2 è tornata con le ultime interessanti novità. In collegamento anche l’avvocato Giacomo Frazzitta che da 17 anni segue la madre della piccola scomparsa, Piera Maggio. Il conduttore Milo Infante ha fatto leva su un numero importantissimo, il 13, che farebbe riferimento alle indagini e non solo. Si tratta di un numero che si riferisce ad una intercettazione: sotto casa di Anna Corona vengono intercettate due-tre persone tramite una cimice che è sul motorino di Jessica Pulizzi. Si sentono delle voci maschili che dicono qualcosa di molto importante. “Il 13 per qualcuno è un numero che non porta bene – ha commentato il conduttore – tra sacro e profano 13 erano i partecipanti all’ultima cena ed è il numero associato alla sommossa di Lucifero. Gli americani lo associano da sempre alla sfortuna”. Si arriva fino all’articolo 13 della nostra Costituzione secondo il quale “la libertà della persona è inviolabile”. Ma cosa c’entra questo con Denise Pipitone?
Il riferimento è all’intercettazione ambientale già mostrata al programma Chi l’ha visto nella quale alcune persone dicono: “Ciao Pè! Vai a prendere Denise. Ma Peppe che cosa ti ha detto? Dove la devo portare!”. Come spiegato dall’avvocato Frazzitta, le Denise sono in tutto 13 e tutti i parenti di queste presunte Denise furono ascoltate. “L’intercettazione avviene attorno alla microspia posta nel motorino della persona indagata localizzato al proprio domicilio, dove viveva con la madre Anna Corona”, ha precisato l’avvocato Frazzitta.
CASO DENISE PIPITONE: IL GIALLO DELL’INTERCETTAZIONE
Rispetto alle voci al centro dell’intercettazioni, secondo l’avvocato Frazzitta sarebbe stata fatta una comparazione con quattro sospettati. Intanto, come emerso dalla trasmissione di Rai2, diventa concretezza il sogno di tutta Italia, ovvero che vengano raccolti nuovi indizi e prove da sottoporre all’autorità giudiziaria la richiesta per la riapertura di una nuova indagine su Denise Pipitone. Quel giorno però, a parlare di Denise è possibile che ci fossero delle persone che stessero parlando del rapimento della piccola? “Possiamo sicuramente dire senza ombra di dubbio che non stanno parlando di spostare una persona morta evidentemente, ma stanno dicendo di andare a prendere a Denise e sembrerebbe verosimile che a quella data del novembre 2004 fosse nascosta da qualche parte”, ha commentato l’avvocato di Piera Maggio. Dunque non ci sarebbero dati in grado di far pensare ad una bambina senza vita. “Individuare quei soggetti sarebbe stato fondamentale”, ha aggiunto.
DENISE PIPITONE: C’ENTRA LA MAFIA?
Tante le anomalie emerse dopo 17 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone. “Io mi sono accorto di moltissime questioni nel 2009”, ha spiegato l’avvocato Frazzitta, ovvero dopo essere entrato in possesso di tutti gli atti e dopo il cambio di tutti i pubblici ministeri. “Questo continuo passaggio non aiuta alla verità”, ha aggiunto. La trasmissione è ritornata su quanto detto nei giorni scorsi dalla pm Angioni e sulla presunta ombra della mafia, anche se per Klaus Davi la mafia non c’entrerebbe nulla. All’avvocato Frazzitta è stato chiesto poi come mai la signora Corona non sia mai stata rinviata a giudizio nonostante oi presunti gravi indizi a suo carico. “Quando parliamo di mafia bisogna stare attenti perchè questo procedimento non è mai passato alla Dda”, ha chiarito il legale. “Semmai si tratta di personalità che hanno orbitato e che hanno anche precedenti penali importanti e che hanno contribuito/lavorato a nascondere Denise Pipitone”, ha aggiunto. Anna Corona, come aggiunto dal legale, fu inizialmente indagata per omicidio ma successivamente archiviata.