Nuovi guai per Sean Combs, noto anche con gli pseudonimi Puff Daddy, P. Diddy, Diddy, Puffy e Love. Dallo scorso 17 settembre si trova in carcere con le gravi accuse di molestie e reati sessuali, nelle ultime ore però la sua situazione si è complicata maggiormente. Contro di lui sono arrivate nuove accuse: 120 sono le vittime che lo accusano, motivo per il quale il loro legale ha rilasciato alcune dichiarazioni alla NBC.



L’avvocato americano Tony Buzbee ha fatto sapere che tra le persone che hanno sporto denuncia contro il famoso rapper e produttore newyorchese, al momento degli abusi c’erano dei minorenni. Sarebbero 25 le vittime che hanno subito abusi da parte sua quando erano minorenni, le più giovani avevano 9, 12, 14 e 15 anni. Per molto tempo hanno scelto di stare in silenzio, probabilmente perché avevano paura delle possibili ripercussioni; tuttavia, in seguito al suo arresto però hanno trovato il coraggio di raccontare tutta la verità. Una delle vittime ha fatto sapere che non è stato facile dare la propria testimonianza, ma ha seguito l’esempio di chi si è fatto avanti prima di lei. A detta sua, ora le vittime hanno meno paura di Diddy e sentono il bisogno di raccontare le cose mostruose che accadevano alle ormai tristemente note feste. Il legale pensa che al momento non è possibile ipotizzare un numero delle vittime, perché è probabile che altre persone si faranno avanti ora che lui è stato arrestato e tutta la verità sta venendo a galla.



La vittima più giovane di Diddy avrebbe 9 anni, molti sarebbero caduto nella sua ‘trappola’

Durante la conferenza stampa, il procuratore, parlando della vittima più giovane del potente rapper, ha rivelato che all’epoca dei fatti era solo un ragazzino di 9 anni. Si era presentato all’audizione perché gli avevano parlato di un contratto discografico. Questa però è sola una delle denunce che si aggiunge a moltissime altre accuse contro Diddy che lo hanno condotto all’arresto.

L’avvocato Buzbee ha anche parlato di un’altra vittima minorenne, costretta dal produttore a praticare sesso orale in cambio di un contratto discografico. Un’altra persona che aveva solamente 15 anni sarebbe finita nella trappola di Mr.Combs durante una festa a New York, dopo essere stata drogata. Secondo i racconti, è stata portata successivamente una stanza privata dove è stata violentata a turno, quindi non solo dal rapper ma anche da altri individui. Il legale ci ha tenuto a precisare che il gruppo di 120 vittime che hanno denunciato Sean Combs è “equamente diviso tra maschi e femmine”.