CASO DOPING SINNER, PARLA L’EX MASSAGGIATORE

Non si è ancora esaurito il caso doping che riguarda Jannik Sinner: come noto, nelle ultime settimane la Wada ha deciso di riaprire il fascicolo e chiedere una squalifica esemplare per il numero 1 Atp, da uno a due anni di sospensione per l’assunzione del Clostebol a Indian Wells. Caso doping che pareva chiuso, quando a Sinner erano stati tolti punti e montepremi ottenuti nel deserto della California, insieme però all’assoluzione per aver immediatamente presentato prove e documenti della sua innocenza. La bolla, almeno a fine luglio, si era sgonfiata anche se Jannik era stato “costretto” a licenziare fisioterapista e preparatore atletico: all’epoca infatti a Sinner era stato contestato il fatto di dover essere responsabile per gli errori del suo staff.



Giacomo Naldi aveva già parlato all’epoca del licenziamento, ma è tornato a farlo in occasione della presentazione del progetto Open Food Factory: ovviamente l’occasione è stata buona per qualche domanda sul caso doping di Sinner, anche se l’ex fisioterapista non ha potuto rispondere nel dettaglio essendo che, per l’appunto, la vicenda non è terminata. Si è limitato a dirsi dispiaciuto, sottolineando ancora una volta come la sua reputazione sia uscita davvero male. Ricordiamo che era stato lui a praticare il massaggio incriminato a Sinner, nel corso di un timeout a Indian Wells: ora, bisognerà stabilire se questo sia passibile di squalifica o meno.



LE PAROLE DI GIACOMO NALDI SUL CASO DOPING SINNER

Giacomo Naldi non ha parlato nello specifico del caso doping, ma ha anche aggiunto che la speranza è che prima o poi possa raccontare la sua versione dei fatti: “Sembra che sia stata solo colpa mia ma non è così, e lo sa anche chi ha letto la sentenza. Naldi si è detto dunque ancora una volta amareggiato, anche se per Jannik Sinner ci sono solo belle parole: l’ex fisioterapista ha infatti raccontato che i rapporti con il tennista altoatesino sono rimasti buoni, Naldi ha anche detto di come Sinner gli abbia scritto in occasione della nascita della figlia Letizia e che, come tutto il team, “ho un rapporto cordiale con Jannik”. Non solo: chi conosce personalmente Giacomo Naldi gli ha soprattutto dimostrato affetto anche nel caso doping.



Diverso il discorso che riguarda il popolo del web: “Quel che è passato nel racconto della storia è passato un po’ male; ho letto brutti messaggi e sono stato insultato”. Purtroppo qui bisogna parlare di altro: dicevamo già qualche giorno fa che Flavio Cobolli aveva passato un brutto quarto d’ora per aver scherzosamente dato consigli a Carlos Alcaraz durante la Laver Cup dicendogli “sei il più forte al mondo”, e scatenando così le immediate ire dei tifosi di Sinner. Non ci sentiamo di affermare con certezza quale sia stato il ruolo di Giacomo Naldi nel caso doping che ha colpito Jannik Sinner, certamente sarebbe meglio aspettare che la vicenda segua il suo corso e si possa fare chiarezza.