La dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, attualmente indagata per falsi Green Pass forse consegnati fra gli altri anche alla cantante Madame e alla tennista Camila Giorgi, è comparsa ieri in tribunale per l’incidente probatorio e durante l’interrogatorio ha confessato: «Camila Giorgi? Era mia paziente. Insieme al padre Sergio, alla madre Claudia e ai fratelli Amadeus e Leandro. Francesca Calearo, in arte Madame? Mai vista prima». In totale, come ricorda Open, gli indagati sono 23, ma l’elenco dei clienti della dottoressa sarebbe ben più lunga.
Da capire la risposta riguardante Madame, visto che dalla banca dati dell’Usl 8 risulta essere vaccinata contro il covid il 10 novembre del 2021. L’artista era uscita allo scoperto nelle scorse settimane per cercare di fare chiarezza in merito alla questione con un lungo post Instagram, dopo di che aveva deciso di cancellare il tutto, forse rendendosi conto che quelle dichiarazioni sarebbero potute essere state usate dall’accusa contro di lei. In ogni caso Madame non rischia di essere esclusa dal Festival di Sanremo 2023 che scatterà settimana prossima, in quanto Amadeus ha fatto sapere che il regolamento non consente l’espulsione.
FALSI GREEN PASS A MADAME E CAMILA GIORGI, LA DOTTORESSA GRILLONE: IL CASO ASTRAZENECA
In ogni caso la cantante dovrà comunque andare a giudizio, anche perchè la procura, come riferisce ancora Open, considera il post di qualche giorno fa quasi una confessione. Il caso della tennista Camila Giorgi è invece diverso, e stando a quanto scrive Repubblica tutta la famiglia dell’atleta era paziente della dottoressa Daniela Grillone Tecioiu: «Camila soffriva del cosiddetto gomito del tennista», ha svelato il camice bianco spiegando di aver conosciuto la tennista grazie a un fisioterapista della Fit.
Secondo quanto emerso la Giorgi si sarebbe rivolta alla dottoressa nell’estate del 2021 dopo che le erano stati chiesti i certificati vaccinali per potersi muovere. Peccato però che in quel momento nello studio della dottoressa vi erano a disposizione solo dosi di vaccino Astrazeneca che erano state sconsigliate ai più giovani. «Per questo motivo abbiamo fissato gli appuntamenti in autunno», ha spiegato la medica.