Man mano che si avvicina il processo a carico di Alberto Genovese, emergono novità inquietanti. Il caso è stato affrontato nel corso della nuova puntata di Iceberg Lombardia, la trasmissione di Telelombardia. Gli avvocati di Genovese avrebbero detto che il loro assistito sarebbe già un’altra persona del tutto diversa da quella emersa nel corso dell’inchiesta. Oggi sarebbe tornata ad essere una persona rispettabile che prova sofferenza e schifo di fronte a quelle 20 ore di sesso brutale videoregistrate con lui protagonista.
Al tempo stesso però sarebbero uscite le chat choc inviate agli amici in cui si definisce “un porco pedofilo” e spiega di essere stato con tre sedicenni. “Le ragazze venivano apposta per drogarsi”, avrebbe sostenuto, “per fare sesso e assumere sostanze”. Il suo tenore di vita ed i numerosi regali avrebbero fatto gola alle tante ragazze. Eppure, “tutti sono spariti un secondo dopo l’arresto”, dice.
Alberto Genovese, chat su 16enni rilevanti nel processo?
Dopo la fine della sua relazione più importante, Alberto Genovese si sarebbe allontanato da tutti e tutti, da quelle amicizie sane di un tempo, per immergersi nella droga, la sua unica soluzione. “Molte ragazze, almeno 200, temevo che volessero solo farsi mettere incinta”, aveva aggiunto. Adesso, dice, sarebbe solo la vittima di “un incidente”.
Ad intervenire sul caso è stato l’avvocato Taormina che ha commentato: “C’è una sola parola sulla storia di Genovese e di chi stava attorno a lui: questa è depravazione, non c’è altro”. A suo dire sarà molto difficile nel processo stabilire se ci sia stato o meno consenso: “Io credo che dal punto di vista della ricostituzione del contesto in cui le cose si verificavano Genovese avrà buona possibilità di uscirne con buoni risultati. Questa è la depravazione, che purtroppo non è reato”. Le chat in cui parla delle 16enni potrebbero essere rilevanti nell’ambito del processo? “Se consenzienti, è depravazione e quindi non rilevante penalmente”, ha aggiunto l’avvocato Taormina.