E’ stato assolto dall’accusa di peculato Marcello Dell’Utri. L’ex senatore di Forza Italia era imputato presso il tribunale di Napoli, accusato di aver ricevuto da Massimo Marino De Caro, ex direttore delle biblioteca dei Girolamini, 14 testi trafugati dal monumento. Oggi è giunto il verdetto, come scrive Repubblica, con la formula “perché il fatto non sussiste”. Accolta quindi la tesi sostenuta dagli avvocati difensori di Marcello Dell’Utri, i legali Claudio Botti e Francesco Centonze, mentre la pm Antonella Serio aveva chiesto una condanna di sette anni di reclusione per l’imputato.



“Quando ero detenuto a Parma – aveva raccontato alcuni mesi fa, interrogato in aula, lo stesso ex senatore di Forza Italia, grande appassionato bibliofilo – mi sono stati sequestrati 40mila volumi. Sono stato male per questa cosa, ho dovuto mettere tre stent, perché mi ha fatto più danno questo della stessa carcerazione”,



CASO GIROLAMINI, DELL’UTRI ASSOLTO: DURANTE L’INDAGINE SEQUESTRATI 40MILA LIBRI ALL’EX SENATORE

Così invece gli avvocati di Marcello Dell’Utri subito dopo la lettura della sentenza: “Siamo molto soddisfatti perché siamo riusciti a dimostrare che con la nomina di De Caro a direttore, Dell’Utri non aveva nulla a che fare. L’ex senatore non era a conoscenza della provenienza di quei libri donati da De Caro”. L’indagine era nata a Napoli ma aveva avuto ripercussioni anche a Milano, con il sequestro di 40mila volumi all’ex senatore, poi restituiti dopo che il procedimento a suo carico era stato archiviato. L’indagine ha permesso di legittimare la proprietà dei volumi da parte dell’ex forzista, che era nata dopo le dichiarazioni rese da De Caro, che riferì di aver consegnato all’ex senatore sei libri. L’ex direttore della biblioteca dei Girolamini era stato già condannato a sette anni di reclusione per peculato, ed ha scontato la sua pena. Al momento risulta essere imputato a seguito di un processo di un diverso filone, per i reati di devastazione e saccheggio.

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