Elvira Lucia Evangelista, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione per le Immunità, ha parlato ai giornalisti presenti al termine della riunione di oggi della Giunta, soffermandosi in particolare sulla necessità di rinviare o meno il voto previsto il prossimo 20 gennaio sulla vicenda Gregoretti e l’eventuale processo a Matteo Salvini: “Come capogruppo mi sono limitata a sottolineare viste anche le richieste dei colleghi della maggioranza che i termini non sono perentori ma ordinatori – le sue parole riportate da Alanews – i sono tanti precedenti di altri senatori come Matteoli, Castelli, dove i termini dei trenta giorni veniva sforato. Il problema che si è posto il Movimento è quello della sospensione di tutta l’attività parlamentare dal 20 al 24 gennaio che ci lascia perplessi”. In merito alla richiesta di Gasparri di non procedere, aggiunge: “La relazione di Gasparri è tutta incentrata sul fatto che il caso Gregoretti sia come quello della Diciotti in questo modo conclude che siccome il Governo non diceva niente sullo sbarco, la non prova è una prova. Il consigliere diplomatico del Governo interloquiva con Salvini ma solo sulle ricollocazioni”. Infine su Salvini: “Dice che abbiamo paura? Dovrebbe averla lui visto che inquisito e non noi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GREGORETTI, VOTO RINVIATO? SALVINI “GOVERNO SENZA DIGNITA’”
Gasparri è stato nettissimo, oltre a chiedere il “no” al processo per Salvini sul caso Gregoretti, ha ribadito come il voto della Giunta per le immunità al Senato è e resta il 20 gennaio prossimo: peccato che il Governo sembra pensarla diversamente. La maggioranza spinge infatti per allontanare il più possibile le Elezioni Regionali del 26 gennaio dalla scelta del probabile rinvio in aula a Palazzo Madama del voto finale sul processo sì-processo no per il senatore Salvini. Stamattina il senatore del M5s Mattia Crucioli ha chiesto ufficialmente di rinviare il voto della Giunta delle immunità del Senato sull’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, con motivazione la sospensione delle attività delle Commissioni di P.Madama, prevista dalla Conferenza dei Capigruppo, tra il 20 e il 26 gennaio proprio in vista delle Regionali in Emilia Romagna e Calabria. Non solo, è stata chiesta una ulteriore fase di studio in più sull’istruttoria: Italia Viva e Pd sarebbero concordi con i 5Stelle e così si profila un possibile rinvio anche con il parere contrario del Presidente della Giunta, per l’appunto Maurizio Gasparri. Immediata e furente la reazione di Salvini alla notizia: «Hanno paura di perdere la faccia, sono senza onore e senza dignità». (agg. di Niccolò Magnani)
GIUNTA IMMUNITÀ, GASPARRI “NO PROCESSO PER SALVINI”
Il presidente della Giunta per le immunità del Senato, Maurizio Gasparri, ha proposto di non procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in merito alla vicenda riguardante la nave Gregoretti. Come riportato poco fa dai colleghi dell’edizione online di TgCom24, lo stesso noto esponente di Forza Italia, ha specificato: “La Giunta proponga all’assemblea il diniego alla richiesta di autorizzazione a procedere”. Il prossimo 20 gennaio ci sarà la votazione, ma secondo gli umori circolanti nelle forze al governo, leggasi Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Italia Viva e Leu, l’intenzione è quella di votare “sì” al procedimento nei confronti del leader della Lega, di conseguenza, si andrà al voto al Senato. Resta comunque in piedi l’ipotesi del rinvio del voto, visto che il “d-day” cade molto vicino alle elezioni in Emilia Romagna e in Calabria previste il 26 gennaio.
CASO GREGORETTI, POSSIBILE RINVIO DEL VOTO?
“E’ inesistente, nessuno ne ha parlato”, ha spiegato a riguardo lo stesso Gasparri, commentando l’ipotesi di un rinvio, visto che fino ad oggi nessuno dei 23 senatori della Giunta lo ha espressamente richiesto. Molti sono comunque convinti che Salvini sfrutterà il voto in Giunta a proprio favore in vista proprio della tornata elettorale prevista la domenica successiva, e di conseguenza, la questione non è ancora definitivamente chiusa e nulla sarà da lasciare al caso. Ora come ora, comunque, la votazione resta fissata a fra poco più di 10 giorni, dopo di che la questione passerà in Aula al senato, con il voto previsto per la metà del prossimo mese. Difficile che Salvini venga “salvato” dalla Giunta, visto che, avendo perso l’appoggio del Movimento 5 Stelle, e con Italia Viva che sembra orientata a votare contro il leghista, la sua coalizione appare in minoranza, con un risultato che dovrebbe essere di 13 a 10 in proprio sfavore.