A Domenica Live il caso di Ciro Grillo, accusato di presunto stupro di gruppo da una ragazza. Dopo una ricostruzione di quanto accaduto sarebbe accaduto nel luglio 2019, l’inviata del programma si è recata presso il B&B dove soggiornavano le due giovani milanesi: “Da lì in poi loro non erano più le stesse, si vedeva che era successo qualcosa”, ha commentato il gestore. Per Parvin, moglie di Grillo, il video citato anche da Beppe dimostrerebbe che i ragazzi sarebbero innocenti. L’inviata ha incontrato Ciro Grillo e gli altri tre amici accusati del medesimo reato gravissimo, Vittorio, Edoardo e Francesco. Quest’ultimo ha dichiarato di essersi messo a dormire dopo un rapporto consenziente: “Non ci sono in nessuna delle foto”, dice.
All’inviata di Domenica Live, Ciro ha commentato: “Sto benissimo, una favola. Non rilascio dichiarazioni, arrivederci”. Nessuno dei ragazzi hanno voluto rilasciare dichiarazioni né ha voluto commentare il video di Beppe Grillo ma sia Ciro che Vittorio hanno negato che ci sia un video in circolazione con protagonista la presunta vittima. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CASO GRILLO, “NESSUNO UBRIACO ALL’INIZIO”
Nello stupro di gruppo che sarebbe avvenuto nella villa di Ciro Grillo in Sardegna l’alcol avrebbe avuto un ruolo solo in un secondo momento. Stando al racconto delle due ragazze, erano sobrie quando sono arrivate lì. Lo hanno raccontato entrambe al procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, e alla sostituta Laura Bassani. «Ero sobria, mi rendevo conto di ciò che accadeva, così come ho già detto per gli altri ragazzi e per Silvia. Certamente ero molto stanca perché avevamo fatto molto tardi», ha raccontato l’amica della presunta vittima dello stupro. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, almeno fino alla spaghettata, il motivo per il quale le due ragazze avrebbero seguito i quattro amici dopo la discoteca, nessuno era ubriaco nella villetta. Dopo l’amica si sarebbe addormentata sul divano e l’altra ragazza, ancora sobria, avrebbe subito la prima delle violenze denunciate ai magistrati.
Francesco Corsiglia si sarebbe infilato nel suo letto, mentre gli altri guardavano, commentavano e ridevano davanti alla porta, poi l’avrebbe costretta ad un rapporto sessuale cominciato in camera da letto e finito in bagno, dove lui l’avrebbe trascinata. Secondo il suo racconto, ogni tentativo di resistere sarebbe stato inutile.
LA VODKA PRIMA DEL SECONDO STUPRO?
La ragazza avrebbe raccontato ai magistrati che Francesco Corsiglia ci aveva provato anche mentre preparava gli spaghetti in cucina nella villa di Ciro Grillo, ma lei gli aveva dato un calcio facendolo cadere, quindi lui aveva desistito. Una tesi smentita dal diretto interessato, secondo cui non c’è stato nessun approccio e nessuna violenza, perché lei sarebbe stata consenziente. «E dopo il rapporto sessuale mi sono addormentato». Invece la versione della ragazza è drammatica. Secondo il Corriere della Sera, ha raccontato di aver provato a svegliare l’amica per andare via e la ragazza nel dormiveglia non avrebbe capito la situazione di allarme. Così tra le 8.30 e le 9.00 sarebbe riprese le violenze ed è a questo punto che sarebbe comparsa la bottiglia di vodka. La ragazza dice che l’hanno afferrata per i capelli e costretta a bere mezza bottiglia, poi ad avere rapporti di gruppo.
I ragazzi negano tutto, tranne la versione di Francesco Corsiglia che dormiva e, infatti, non comprare in nessuna delle immagini trovate sui cellulari dei ragazzi né nel video dello stupro, che per i ragazzi fu “rapporto consenziente”, né sulle fotografie a sfondo sessuale scattate all’altra ragazza che stava dormendo sul divano.