Novità per il caso Horner. Secondo i media inglesi, la Red Bull avrebbe sospeso a tempo indeterminato la propria dipendente che ha accusato il team principal di comportamento inappropriato, dando il via al cosiddetto Hornergate. Il provvedimento di sospensione sarebbe legato all’indagine interna condotta dalla casa automobilistica nei confronti del cinquantenne Ceo del team di Formula 1, in seguito della quale è stato scagionato. Dopo l’indagine interna, infatti, Christian Horner è rimasto regolarmente al suo posto nella Red Bull, che negli ultimi anni ha vissuto una crescita esponenziale.



L’inglese era al posto di comando anche questo fine settimana a Jeddah per il Gran Premio dell’Arabia Saudita, seconda tappa del Mondiale. Gli avvocati del gruppo, secondo i media inglesi, avrebbero già reso nota la decisione alla dipendente, che sarebbe ora intenzionata ad agire per vie legali. Secondo le indiscrezioni, però, la componente austriaca del gruppo Red Bull potrebbe schierarsi a sostegno dell’azione della donna in Tribunale, rendendo irreparabile il contrasto interno alla società.



Caso Horner: il team principal assolto dalle accuse

L’indagine interna della Red Bull ha portato l’assoluzione di Christian Horner. Secondo Libero, il team principal non poteva essere fatto fuori dalla casa automobilistica perché a conoscenza di troppi segreti tecnici del team campione del mondo. L’uomo saprebbe molto, soprattutto sulle due factory di motori che Red Bull gestisce per preparare gli attuali Honda e per costruire insieme a Ford il nuovo nel 2026. In caso di licenziamento, Horner avrebbe potuto spifferare i segreti della Red Bull e la fuga di notizie sarebbe stata deleteria per la casa automobilistica.



Prima ancora la Red Bull aveva annunciato come Horner fosse sotto indagine a causa di un comportamento ritenuto inappropriato ai danni di una dipendente: non si tratterebbe, secondo indiscrezioni, di molestie dal punto di vista sessuale. Il team principal aveva negato ogni tipo di accusa ma l’indagine della casa automobilistica, per far luce sulla vicenda, era partita ugualmente.