L’intervista rilasciata da Sergej Lavrov a Zona Bianca ha scatenato il caos. Ieri il premier Mario Draghi ha biasimato senza mezzi termini l’intervento del ministro degli Esteri russo – “in Italia c’è libertà di esprimere le opinioni, anche quando sono palesemente false e aberranti” – e ha definito oscene le posizioni del braccio destro di Vladimir Putin. Ma non è tardata ad arrivare la replica di Mosca…



In un messaggio su Telegram, la portavoce Maria Zakharova si è soffermata sulle parole di Draghi: “Ha criticato il programma della televisione italiana in cui è intervenuto per 40 minuti il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, definendolo non un’intervista ma un comizio”. Ma non è tutto, la diplomatica di Mosca ha rimarcato che l’iniziativa di condurre l’intervista “non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma dai giornalisti italiani”.



CASO LAVROV, MOSCA VS DRAGHI

Il caso Lavrov è destinato a inasprire i rapporti tra Roma e Mosca. La conferma arriva dall’ulteriore puntualizzazione della Zakharova su Telegram: “Io voglio che i cittadini italiani sappiano la verità, perché i loro politici li stanno prendendo in giro”. Un episodio che ha acceso il dibattito anche all’interno della politica italiana, con molte accuse destinate al programma Zona Bianca per aver ospitato il titolare degli Esteri russo. Sul tema è intervenuto l’azzurro Antonio Tajani ai microfoni di RTL 102.5: “L’Italia è una democrazia, tutti possono parlare, non mi scandalizzo se si fa una intervista. Io condanno Lavrov, non l’idea di avere una intervista a Lavrov. L’importante è prendere le distanze. Chi fa il giornalista ha il dovere di fare informazione, poi gli opinionisti danno i giudizi. Quello che ha detto Lavrov è inaccettabile e va condannato al 200%”. Di parere diverso la dem Serracchiani: “Ho visto l’intervista di Lavrov, l’ho trovata assolutamente inaccettabile, è stato lasciato dire tutto quello che voleva, senza alcun contraddittorio e addirittura augurando buon lavoro. Dispiace, la nostra Tv è fatta di grandissimi professionisti, credo che questo sia stato uno scivolone importante”, il suo giudizio a Rainews24.

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