Novità per quanto riguarda l’omicidio di Peter Neumar e Laura Perselli, i due coniugi scomparsi da Bolzano il 4 gennaio. La donna è stata ritrovata nelle scorse settimane nel fiume Adige, mentre il marito è ancora disperso. Oggi Storie Italiane ha aggiornato la vicenda grazie all’inviato in Trentino Maurizio Licordari: “E’ stato trovato un oggetto che assomiglia ad un lenzuolo, una coperta, dove potrebbe essere stato avvolto un corpo; trovata anche una chiave inglese sotto il famoso ponte in cui sono state trovate tracce di sangue di Peter, quindi un moschettone e poi un oggetto che sembra essere uno smartphone, rotto, danneggiato, ipoteticamente lanciato da questo ponte”.
E ancora: “La settimana scorsa i carabinieri di Genova hanno girato tutti i 70 km del fiume Adige, ma i primi due giorni si sono concentrati nell’area sotto il ponte, dove sono stati trovati questi oggetti ora al vaglio degli inquirenti per trovare tracce che possano ricondurre a Benno o a Peter. Se ipoteticamente il corpo fosse stato gettato da questo ponte è probabile che anche le prove siano state gettate dallo stesso ponte. Questi oggetti potrebbero rappresentare una svolta, in particolare lo smartphone, che potrebbe raccontare qualcosa di più. Da quel telefono si può infatti scoprire qualcosa, soprattutto se fosse di Peter o di Laura”.
CASO NEUMAIR: BENNO HA MENTITO ALLA SORELLA?
Negli ultimi giorni sarebbero emerse anche delle novità in merito alla testimonianza di Benno: “Nei racconti di Benno vi sarebbero diverse contraddizioni – sottolinea ancora Maurizio Licordali di Storie Italiane – e questi nuovi oggetti potrebbero aggiungersi all’indagine. Su cosa ha mentito? Nella prima fase avrebbe detto di essere stato la mattina del 5 gennaio (il giorno dopo la scomparsa dei genitori ndr) a passeggio sul Renon, non accorgendosi quindi dell’assenza dei genitori in casa. La sorella l’avrebbe contattato allarmata, lui le avrebbe detto di stare tranquilla. La sorella avrebbe poi contattato una vicina di casa, questa sarebbe andata a suonare a casa e a casa vi era Benno, non quindi sul Renon come spiegato dallo stesso. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo quindi è un’indiscrezione che è emersa e che va ovviamente confermata, ma se così fosse cambierebbe lo scenario”.