Nessun mandato di perquisizione da parte della Procura di Roma. Questo l’importante aggiornamento sul caso di Hasib Omerovic, il trentaseienne di origine rom precipitato dalla finestra di un appartamento del quartiere Primavalle di Roma lo scorso 25 luglio. Un tragico volo di nove metri per il sordo-muto, fortunatamente fuori pericolo di vita ma ancora ricoverato coma farmacologico al Policlinico Gemelli. Come ricordato dai colleghi dell’Ansa, a causa della caduta è stato sottoposto a tre interventi chirurgici: al braccio, all’addome e al volto.
Tornando alla perquisizione delle forze dell’ordine, le indagini dei pubblici ministeri di Piazzale Clodio stanno cercando di capire se si sia trattato di una perquisizione di iniziativa coordinata da un funzionario o di una decisione presa dagli agenti di polizia. Gli inquirenti hanno già ascoltato i familiari di Omerovic ma già nei prossimi giorni saranno sentiti anche i poliziotti coinvolti nel caso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SUL CASO OMEROVIC
Secondo l’agenzia di stampa, gli inquirenti hanno acquisito la relazione di servizio sull’attività svolta il 25 luglio a Primavalle. A stretto giro di posta, dunque, potrebbero arrivare le prime iscrizioni nel registro degli indagati. Secondo quanto ricostruito dai testimoni sentiti dai legali della famiglia Omerovic, sarebbero stati presenti tra gli otto e i dieci agenti al momento della perquisizione, alcuni vestiti in borghese.
La famiglia dell’uomo ha chiesto di essere spostata dalla zona di Primavalle perché “ha paura”. Questa la conferma dell’avvocato Arturo Salerni: “Alla luce di quanto emerso per ragioni di sicurezza la famiglia ha chiesto di essere allontanata da quella zona”. I familiari di Hasib hanno spiegato di temere per la loro incolumità, potrebbe esserci il rischio di azioni violente: “Anche andare a trovare Hasib in ospedale potrebbe essere rischioso ma non vogliamo lasciarlo solo, non ora che sta lottando dopo avere subito tre interventi”.