Aurelio De Laurentiis è stato sentito poco più di un’ora in procura a Roma per il caso Victor Osimhen. Il presidente del Napoli è indagato con l’accusa di falso in bilancio per la vicenda delle presunte plusvalenze fittizie nell’acquisto dell’attaccante nel 2020 dal Lille. All’uscita non ha reso dichiarazioni, ma il club partenopeo ha diffuso un comunicato ufficiale per spiegare che il patron azzurro “ha chiesto e ottenuto di essere ascoltato dai Pubblici Ministeri della Procura di Roma nell’ambito delle indagini in corso per la compravendita del calciatore Victor Osimhen“.
Dunque, trovano conferma le indiscrezioni raccolte dalla Gazzetta dello Sport, secondo cui De Laurentiis si è presentato intorno a mezzogiorno alla procura di Roma, accompagnato dal suo avvocato Fabio Fulgeri, per fare chiarezza sulla sua posizione e rispondere agli interrogativi del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. De Laurentiis non è stato ancora rinviato a giudizio, ma è “solo” indagato. Il fascicolo, che vede coinvolta la società e l’intero Cda all’epoca dei fatti, è stato trasmesso da Napoli ai pm capitolini per competenza.
PLUSVALENZE FITTIZIE? I SOSPETTI DELLA PROCURA
Aurelio De Laurentiis ha fornito le controdeduzioni e la sua versione dei fatti in merito all’acquisto di Victor Osimhen, arrivato nell’estate 2020 dal club francese del Lille per 71 milioni di euro, di cui 50 “cash”, mentre gli altri con quattro contropartite. Si tratta di Ciro Palmieri, valutato 7 milioni, Luigi Liguori, valutato 4 milioni quanto Claudio Manzi, e Orestis Karnezis, il più famoso dei quattro, valutato 5 milioni di euro. La loro valutazione, secondo gli inquirenti, è stata “gonfiata”, trattandosi di calciatori che all’epoca erano semisconosciuti (e nel frattempo non sono mai esplosi). Questi i nomi e le somme che non convincono e hanno spinto la procura di Roma a indagare Aurelio De Laurentiis.
Per la procura di Roma si tratta di plusvalenze fittizie, da qui il “pressing” per il rinvio a giudizio. Stando a quanto riportato dall’Ansa, i difensori Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada nei prossimi giorni consegneranno ai magistrati una memoria difensiva del loro assistito. Altri particolari li fornisce Repubblica, secondo cui il patron del Napoli ha preparato le sue controdeduzioni in questi due mesi, “convinto di poter provare la sua innocenza“. Ora si tratta di capire per la difesa se c’è ancora margine con la giustizia ordinaria per evitare il processo. Ma in ballo c’è pure la giustizia sportiva, che a sua volta ha aperto un fascicolo sul caso Osimhen.