Corona, falso informatore fa il nome di Zalewski

Un falso informatore avrebbe fatto a Fabrizio Corona il nome di Zalewski nell’ambito del caso scommesse in Serie A. Nei giorni scorsi è diventata virale una stories di una conversazione di Corona con quest’uomo, che conferma il coinvolgimento del calciatore della Roma. A Cerbero Podcast, l’uomo spiega però di aver inventato tutto e racconta da capo la vicenda: “Quattro giorni fa rilascio un commento su Dillinger News, testata di Corona online. Lì lascio un commento dicendo ‘Ho delle informazioni’. In realtà io non avevo nessuna informazione e nessuna prova. Poco dopo vengo contattato dalla ‘redazione’. Perché l’ho fatto? Avendo una situazione economica difficile, ho pensato di cavalcare l’onda per ottenere qualcosa”.



Poi, la telefonata: “Mi chiama Fabrizio Corona e si presenta e comincia a parlarmi del caso scommesso in Serie A. Comincia a parlarmi della Roma e mi fa 3 nomi che ora non tirerò fuori e tra questi c’era Zalewski. Mi dice che era già informato di alcuni fatti, dicendomi che sapeva benissimo che giocava su delle piattaforme. Mi chiede, sottoforma di proposta, di confermare il nome di questo giocatore per ottenere una ricompensa. Io confermo proprio per ottenere dei soldi. Lui mi aveva detto ‘Martedì vengo a Roma, ci vediamo a cena e ti do 20.000 euro per questa informazione’. Io ero pronto ad andare a cena con Corona. Lui mi chiede di fare un’intervista di schiena ma prima mi chiede altre informazioni e mi registra. Io mi trovo 50 chiamate e tutti mi chiedono cosa sia successo. Le mie responsabilità me le prendo, ho dato il volto a questi vocali: so di aver sbagliato. Ho scritto anche a Zalewski chiedendogli scusa. Per me il ragazzo è innocente perché io non conosco nulla oltre quello che vedono tutti”.



Mr. Marra: “Corona contro la ludopatia, una paraculata gigantesca”

A prendere parola poi anche Mr. Marra, conduttore di Cerbero Podcast: “Corona mi ha chiamato oggi pomeriggio. Ho registrato ma non la farò sentire perché non dice niente di che. Io ho ribadito che questo non è giornalismo, è un approccio malsano. Secondo me non si fa così. A patto che alcune cose vengano confermate o meno, non è questo il punto. Ha usato le classiche tattiche malsane, spostando l’attenzione. Secondo me non ha senso neanche chiamarlo in trasmissione perché tutto ciò che vuole dire “nell’ambito dell’inchiesta”, non lo dice. In realtà non era proprio inca**ato nella conversazione, era più alterato”. 



Secondo Mr. Marra, “dimostrare che dei giocatori giocano d’azzardo, casinò, poker, cavalli, è un conto. Dimostrare che facciano parte di un sistema di trucco di calcioscommesse, è un altro conto”. Poi la grande domanda: “Perché adesso la grande inchiesta di Corona è diventata un messaggio sociale contro la ludopatia? Fabrizio vuole aiutare i ragazzi ed è alla ricerca del bene? Secondo me questa è una paraculata gigantesca. Ad esempio che Tonali gioca al casinò, cosa c’entra col calcio? Questo è interferire col lavoro dei magistrati. Se hai mischiato dei nomi usciti fuori da indagini reali. Sicuramente ci saranno porcate ma non c’entra niente con la drammaticità del calcioscommesse che potrà riscrivere la storia del calcio italiano. Si parlava di frode sportiva, penalizzazioni, multe stratosferiche, Nazionale sfasciata. Il fatto che Corona abbia buttato nomi lì è una escape room”.

Mr. Marra, l’attacco a Corona

Per Mr. Marra, “magari domani (oggi) usciranno delle grandi verità. Ciò non toglie che io reputi alcuni aspetti della sua modalità di fare ‘giornalismo’ assolutamente malsani, distruttivi, pessimi e da non adottare”. Il conduttore di Cerbero Podcast è tornato poi sul quesito principale: perché Corona, che parlava di ribaltare il calcio italiano, vuol ora far passare il caso come un modo per combattere la ludopatia? Forse questi nomi non sono reali? “Ma non capisco perché se lui avesse tra le mani 50 nomi di giocatori coinvolti nel calcioscommesse, perché non farli uscire? L’intento, che prima era ribaltare l’Italia, ora è l’attacco alla ludopatia. Ma che gli frega a Corona della ludopatia?” ha chiosato Davide Marra.