CASO SINNER, PARLA FEDERICA PELLEGRINI
Il caso Sinner continua a fare discutere, come normale che sia: in Italia soprattutto perché stiamo parlando di un atleta italiano, ma anche nel mondo perché si tratta del tennista numero 1 del ranking Atp, dunque in questo caso il giocatore di riferimento per il suo sport e non solo. La sospensione di tre mesi, dietro patteggiamento con la Wada a seguito del caso Clostebol, è già stata analizzata sotto tutti i punti di vista; anche quelli dei colleghi, con alcuni che si sono schierati dalla sua parte, altri che continuano ad accusarlo (vedi Nick Kyrgios che deve avere qualche conto in sospeso, ma anche Denis Shapovalov) e talaltri ancora che, più o meno, non hanno preso posizione.
Chi lo ha fatto, e anche in maniera abbastanza netta, è stata Federica Pellegrini: una che quando parla raramente le manda a dire, basti pensare alla risposta piccata (e probabilmente esagerata) a Thomas Ceccon che aveva dichiarato semplicemente di non essere stato ispirato dalle sue gesta come nuotatrice. Ebbene, la Pellegrini ha un pensiero chiaro sul caso Sinner ed è quello di appoggiare la Wada: “Secondo me Sinner non ha voluto prendere scorciatoie, ma è anche vero che la storia ci rende un po’ responsabili su quello che fa il nostro team”. Così la Divina, a margine della presentazione dei Pacchetti Hospitality per le Olimpiadi di Milano-Cortina.
IL PARERE DELLA PELLEGRINI SU SINNER
Va infatti ricordato che Jannik Sinner è stato sospeso per essere stato ritenuto responsabile dei suoi collaboratori: Adriano Panatta ha sottolineato la contraddizione in termini visto che Umberto Ferrara oggi è nel team di Matteo Berrettini, dunque continua a lavorare (come può farlo Luca Naldi) nonostante sia stato lui a essere riconosciuto negligente, mentre il di fatto scagionato Sinner non può giocare fino a maggio. Al netto di questo, la spiegazione di Federica Pellegrini sul caso Sinner può piacere o meno ma è stata comunque chiara.
“Se un atleta è stato trovato positivo, in qualsiasi altro sport, la negligenza è assolutamente comune” ha detto, affermando poi che ci sono tantissimi casi e che tutti questi casi hanno previsto un periodo di sospensione “per negligenza”. Vale a dire, una svista come la stessa Pellegrini l’ha chiamata e non una colpa effettiva, ma comunque tale da far scattare il provvedimento. Naturalmente anche queste parole di Federica Pellegrini susciteranno reazioni favorevoli o contrarie, del resto il tema è spinoso e delicato e se ne parlerà ancora a lungo, figuriamoci quando Sinner tornerà a giocare e, ancora di più dopo il suo caso, avrà tutti i riflettori puntati addosso.