Continuano senza sosta le indagini delle forze dell’ordine sulle cooperative gestite dalla moglie e dalla suocera di Aboubakar Soumahoro, deputato dell’Alleanza Sinistra Italiana-Verdi. Ma non mancano le sorprese. Come riportato da Libero, i conti delle coop risultano vuoti. Il gup di Latina, Giuseppe Molfese, ha disposto il sequestro di circa 640 mila euro per l’imposta evasa da Karibu dal 2015 al 2019. Ma di questi soldi non v’è traccia nei conti della società presieduta da Marie Terese Mukamitsindo.
Come riportato dai colleghi di Repubblica, sono risultati vuoti anche i conti della stessa presidente uscente – suocera di Soumahoro –e degli altri componenti della famiglia Il giudice nell’ordinanza ha disposto l’interdizione dagli uffici per Mukamitsindo, Murekatete e Rukundo (fratellastro) e ha autorizzato il sequestro della somma anche eventualmente “sui conti correnti” e agli altri beni mobili-immobili intestati o di proprietà della suocera di Soumahoro.
Caso Soumahoro, conti delle coop sono vuoti
Nonostante le direttive del giudice, e di certo non per loro scelta, gli agenti della Guardia di Finanza sono riusciti a raccogliere pochi spiccioli dai conti della famiglia di Aboubakar Soumahoro. La suocera davanti al giudici e al pm ha deciso di restare in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. La moglie del sindacalista con gli stivali invece, secondo il suo avvocato, “ha presentato documenti che riteniamo adatti a riqualificare le contestazioni”. Come evidenziato da Libero, la donna avrebbe consegnato alcuni screenshot di messaggi per dimostrare che non si era occupata della cooperativa. La donna, inoltre, ha reso noto di voler ricorrere al Riesame contro l’ordinanza che contiene le misure interdittive nei suoi confronti. La Murekatete respinge tutte le accuse. Prendono tempo, invece, i legali della Mukamitsindo: “Una volta esaminate tutte le carte non esiteremo a dare tutte le delucidazioni a riprova dell’innocenza dei nostri clienti”.