Caso ultras arrestati con l’accusa di associazione a delinquere, Javier Zanetti vice presidente dell’Inter, chiamato a testimoniare dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta ha affermato di aver incontrato alcuni dei capi della curva che ora sono stati arrestati, sottolineando però di aver avuto sempre rapporti di conoscenza superficiale, finalizzata alla collaborazione tra la società e la tifoseria, confermando però anche alcuni degli episodi ricostruiti nelle indagini.
In particolare la richiesta di biglietti per la finale di Champions a Istanbul, per la quale, ha detto l’ex capitano: “Andrea Beretta e Marco Ferdico si presentarono al campo dove giocava mio figlio a chiedermi 200 biglietti per la curva“, aggiungendo anche che con l’occasione gli anticiparono uno sciopero della tifoseria che si sarebbe astenuta per 15 minuti dai cori durante la finale di Coppa Italia, che poi è stato effettivamente confermato durante la partita. Il dirigente poi avrebbe provveduto ad informare subito dopo la conversazione gli altri membri del team dell’Inter, che però erano già al corrente della richiesta avanzata dai capi ultras.
Inchiesta ultras, Zanetti conferma incontro con Bellocco: “Me lo presentarono al ristorante, era una situazione scomoda”
Il verbale della testimonianza del vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti, nell’inchiesta sull’arresto dei capi ultras, conferma gli incontri avvenuti tra l’ex giocatore e i leader della curva nord ora in carcere per associazione a delinquere. Non solo Ferdico e Beretta che avevano richiesto i 200 biglietti per la Champions, ma anche con l’esponente della ndrangheta Antonio Bellocco, poi ucciso a coltellate. L’erede del clan di Rosarno, secondo quanto dichiarato da Zanetti gli era stato presentato nel suo ristorante a Milano proprio dagli altri due leader della tifoseria che gli avevano annunciato: “Ti vogliamo presentare una persona“, aggiungendo che era appena uscito dal carcere.
Una situazione che l’ex capitano ha definito “scomoda” e che proprio per questo si sarebbe conclusa solo con un saluto veloce. Le indagini sulle curve criminali proseguono, e i due principali imputati per l’Inter insieme a Luca Lucci della curva del Milan, hanno richiesto il rito abbreviato che potrebbe garantire anche un importante sconto di pena. Un importante ruolo per la ricostruzione delle dinamiche sarà sicuramente attribuito a Andrea Beretta, che sta fornendo importanti testimonianze sui legami tra tifoseria e affari della malavita, dopo aver deciso di collaborare con la giustizia.