Caso Ustica, novità dopo l’Amato-gate. Come riportato dall’Ansa, l’ex primo ministro non verrà convocato dai pm di Roma che ancora indagano sulla strage avvenuta il 27 giugno del 1980. Questo quanto sancito oggi pomeriggio dai magistrati di Piazzale Clodio al termine di un vertice sul procedimento aperto da quindici anni: presenti il procuratore capo, Francesco Lo Voi, l’aggiunto Michele Prestipino e il sostituto Erminio Amelio, quest’ultimo titolare del fascicolo.
Come sottolineato dall’agenzia di stampa, nel corso della riunione durata due ore non è emersa la necessità di sentire Amato, che nelle scorse settimane ha rilasciato interviste e dichiarazioni in cui ha sostenuto il coinvolgimento della Francia nel disastro rilanciando l’ipotesi che il DC9 sia stato colpito da un missile. Per gli inquirenti, gli atti del procedimento non rendono necessaria una convocazione urgente dell’ex premier.
Caso Ustica, la decisione su Amato
Non è tutto. L’obiettivo della Procura capitolina è quella di giungere ad una definizione del fascicolo entro la fine dell’anno. Da quel 27 giugno del 1980 si sono susseguite indagini, ma anche depistaggi, ritrovamenti e morti sospette. Decine le ipotesi, con il riavvio degli accertamenti deciso nel 2018 dopo aver convocato e sentito come testimoni il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga e lo stesso Amato, all’epoca sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Un’iniziativa legata alle affermazioni di Cossiga circa un abbattimento legato a un missile “a risonanza e non ad impatto” lanciato da un aereo della Marina militare francese. Tra gli atti del procedimento anche i verbali di audizione di alcuni piloti francesi che hanno confermato come quella notte fu intenso il traffico aereo dalla base militare in Corsica. Secondo i dati ufficiali, aggiunge l’Ansa non era in corso alcuna esercitazione, ma gli inquirenti sono riusciti ad analizzare i dati rimasti impressi dai radar e trascritti nei plot. Per chi indaga è risultato impossibile definire ufficialmente la “paternità del traffico aereo”.