A pochi giorni dalla sentenza d’Appello bis sull’omicidio di Marco Vannini e che ha portato alla condanna a 14 anni a carico di Antonio Ciontoli, Le Iene si occuperanno questa sera di un’altra battaglia legale nata dopo le rivelazioni a Giulio Golia e che vide coinvolto proprio Antonio Ciontoli. Per quest’ultimo si registra una nuova sconfitta dopo la decisione del gip di archiviare il procedimento nei confronti di Davide Vannicola e della moglie Giulia Massera denunciati da Antonio Ciontoli per diffamazione. La coppia aveva rilasciato ai microfoni de Le Iene delle clamorose rivelazioni su quanto sarebbe accaduto la sera dell’omicidio del giovane Vannini. Proprio Davide Vannicola aveva gettato molte ombre sul figlio di Antonio, Federico Ciontoli (condannato ora insieme alla sorella Martina ed alla madre Maria Pezzillo a 9 anni). Stando alle dichiarazioni dell’artigiano di Tolfa, quella maledetta sera sarebbe stato proprio Federico a premere il grilletto contro Marco Vannini. Una conclusione, la sua, a cui sarebbe giunto dopo una confidenza di Roberto Izzo, all’epoca dei fatti comandante della stazione dei Carabinieri di Ladispoli. La notte dell’omicidio, sarebbe stato contattato da Antonio Ciontoli con il quale avrebbe avuto un rapporto di amicizia.



CASO VANNINI, DENUNCIA DI ANTONIO CIONTOLI A VANNICOLA ARCHIVIATA

All’inviato de Le Iene, Giulio Golia, Davide Vannicola aveva dichiarato in un servizio di alcuni mesi fa: ““Ciontoli aveva chiamato Izzo dicendo: ‘Hanno fatto un guaio grosso, mi devi aiutare, c’è il ragazzo di mia figlia ferito nella vasca’”, spiegando che ne era venuto a conoscenza da una conversazione privata con l’ex maresciallo. Quella chiamata, aveva spiegato Vannicola, sarebbe partita ancor prima dell’allarme dato al 118 e Izzo si sarebbe preso del tempo per riflettere. Il gip ha chiarito che quella telefonata “non ha nulla di offensivo che può essere letto come un comportamento illecito”. Antonio Ciontoli “avrebbe contattato un conoscente appartenente all’Arma dei carabinieri per avere un consiglio su come comportarsi perché la famiglia ‘ha fatto un casino’”. Frase, questa, interpretata diversamente secondo la ricostruzione processuale ufficiale. Il gip scrive, come riporta il portale de Le Iene: “Le condotte offensive sono quelle attribuite al maresciallo Izzo (che avrebbe saputo del ferimento di un ragazzo senza attivare le dovute e urgenti procedure) e a Federico Ciontoli accusato di essere l’omicida”, inoltre “Le persone offese non hanno però sporto querela e il reato risulta essere improcedibile”. Per questo ha accolto la richiesta di archiviazione.

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