La Cassazione ha accolto la richiesta della difesa di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio. Dunque, l’ex muratore di Mapello ha diritto ad accedere ai reperti confiscati ai fini dello svolgimento delle indagini difensive in vista dell’eventuale revisione del processo. L’istanza è stata accolta dalla Suprema Corte con rinvio per un nuovo esame davanti alla Corte di Assise di Bergamo, in tema di indagini difensive funziona all’eventuale proponimento del giudizio di revisione.



Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, la Prima Sezione della Cassazione ha di conseguenza annullato con rinvio l’ordinanza che risale al 21 novembre 2022 con cui la Corte di Assise di Bergamo, in sede di esecuzione, aveva respinto la richiesta dei legali di Massimo Bossetti. Alla luce dei tale decisione, emessa in camera di consiglio dopo una discussione a porte chiuse, la Corte di Bergamo dovrà permettere alla difesa la ricognizione dei reperti, nei limiti già autorizzati in precedenti provvedimenti.



DIFESA BOSSETTI PUÒ VISIONARE REPERTI E CHIEDERE RIESAME

Dovranno essere stabilite contestualmente le necessarie cartelle idonee a garantire l’integrità dei reperti. Fonti della Cassazione, citate dal Corriere della Sera, spiegano che all’esito della ricognizione, se la difesa di Massimo Bossetti avanzerà una nuova specifica richiesta, la Corte di Assise di Bergamo dovrà valutare la concreta possibilità di nuovi accertamenti tecnici e la loro non manifesta inutilità. L’ex muratore di Mapello è in carcere dal 14 giugno 2014 per l’omicidio di Yara Gambirasio.

Decisive furono le prove del Dna raccolte dopo aver passato al setaccio migliaia di profili genetici degli abitanti della zona dove è avvenuto il delitto della 13enne che il giorno della sua scomparsa si stava recando in palestra per gli allenamenti di ginnastica. Tra circa un mese si dovrebbero conoscere le motivazioni della decisione emessa questa sera dalla Cassazione, sarà così chiaro, spiega il Fatto Quotidiano, per quali reperti è stato consentito l’accesso da parte della difesa di Massimo Bossetti.