Fabio Capollo “contro” Nicolò Zaniolo. Non è passata inosservata la battuta commentando la prestazione dell’Inter in Champions League che – più o meno fraintesa – ha fatto arrabbiare parecchie persone nell’ambiente Roma. Dopo la partita col Borussia Dortmund, infatti, l’allenatore intervista il talentuoso calciatore interista Sebastiano Esposito dopo il suo esordio in Champions League e lo ammonisce: “Non fare come il ragazzo della Roma”. L’agente Claudio Vigorelli difende Zaniolo introducendosi nella bufera: “Giovani come lui, hanno il diritto non solo di essere apprezzati per ciò che fanno, ma supportati in un percorso di crescita che li renderà presto uomini”. Il commento di mister Fabio Capello ha stizzito i tifosi giallorossi, che impazzano sui social criticando il giudizio sul calciatore esposto ieri in tv. Il pensiero del manager: “Ritengo che non meriti alcuna etichetta negativa per un pregresso francamente veniale. Per Zaniolo parleranno i fatti e non i luoghi comuni.” Così Nicoló, dopo aver supportato un coro romanista sui social contro la tifoseria del Lazio, è stato bombardato sul web con critiche e insulti. Da quel momento, dopo aver eliminato il commento, l’attaccante classe 1999 si è concentrato sul rendimento nella Roma e nella Nazionale con risultati positivi e non solo, visto il goal dell’1-0 contro il Monchengladbach in Europa League.
“HA VOLTATO PAGINA, PAROLE AI FATTI”
L’intervento di Vigorelli sulla polemica è un tentativo per chiudere il caso e mitigare tutte le fibrillazioni intorno al giovane talento della Roma. “Può capitare a tutti che la vita, ad un certo punto, ci trasformi da persona a paradigma. A Nicoló Zaniolo è successo.” Infatti, in poco più di un anno il ragazzo si è trovato sotto i riflettori del calcio internazionale, un successo precoce segnale di ottimo lavoro nelle giovanili. “Le luci dei riflettori sembrano aver fatto allungare intorno a Nicoló l’ombra dello stereotipo del “bad boy” che non gli appartiene.” L’agente difende Zaniolo, da non trasformare in modello negativo per errori che tutti possono commettere. La critica nei confronti di Capello? Essersi unito, pur sorridendo, ad una corrente di pensiero inutilmente denigratoria nei confronti di uno dei migliori prospetti del nostro calcio. “Farlo ergere a modello negativo è ingiusto e ingeneroso” continua Vigorelli, ricordando che anche i più grandi hanno peccato nel passato.