Cassa Depositi e Prestiti sta diventando, di anno in anno, una realtà sempre più importante tanto per il collegamento, fondamentale, che fa tra Italia ed Unione Europea, quanto, in un futuro piuttosto vicino, per il suo crescente ruolo internazionale. La società è stato fondata nel 1850 con il nome di Cassa Piemontese, e divenne nel 1975 la principale fonte di raccolta e gestione del risparmio postale italiano, reinvestendo le risorse sia in Italia che all’estero e garantendo prestiti allo Stato e agli enti locali o alle aziende.



Come ha ricordato ieri l’amministrazione delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, in visita a Bruxelles, inoltre, la società rappresenta oggi la “cinghia di collegamento tra le risorse europee e la realtà economica del paese”. Dal fronte europeo, infatti, nel corso dell’ultimo triennio in cui la CDP è diventata partner esecutivo delle istituzioni europee, ha ricevuto circa 900 milioni di euro di garanzie UE da parte del programma InvestEU, alle quali si sono aggiunti anche ulteriori 200 milioni da parte di Connect Europe Facility. Con i 900 milioni, Cassa Depositi e Prestiti ha promosso investimenti totali per 1,8 miliardi di euro, mentre con i restanti 200 milioni ne sono stati attivati circa 300 milioni. Investimenti, ha ricordato ieri Scannapieco, affluiti soprattutto in alloggi sociali, assistenza tecnica alle infrastrutture, ricarica rapida e venture capital.



Scannapieco: “Cassa Depositi e Prestiti presto sarà anche all’estero”

Ma la storia di Cassa Depositi e Prestiti, sempre secondo Scannapieco, non può e non deve limitarsi al territorio italiano, sul quale, comunque, sottolinea la “presenza capillare”. L’intenzione dell’AD è quella di portare l’istituzione finanziaria pubblica che guida ad un livello extra europeo, contribuendo agli sforzi economici che saranno compiuti negli anni a venire soprattutto in Africa e nei Balcani, con nuovi uffici che daranno un ulteriore slancio agli attuali investimenti già promossi nelle due aree (pari a 90 e 20 milioni di risorse europee).



Nei prossimi giorni, infatti, Cassa Depositi e Prestiti inaugurerà ufficialmente il suo primo ufficio all’estero, a Belgrado, grazie al quale coprirà l’area balcanica, mentre sono previste in futuro anche sedi a Rabat (responsabile del Nord Africa) e al Cairo (per il Medio Oriente), sancendo ufficialmente un nuovo passo, importante, per l’istituto che ora rimane dislocato solo in Italia e a Bruxelles. “I prossimi passi”, ha promesso ancora l’AD di Cassa Depositi e Prestiti, “saranno nell’Africa subsahariana”, con l’ipotesi di Kenya o Senegal. All’estero, CDP che lavorerà “in coordinamento con il ministero degli Esteri” punta a tre obiettivi: transizione green, resilienza alimentare e crescita della piccole e medie imprese. Scannapieco stima anche l’intera operazione all’estero avrà, “la dove è possibile”, anche ricadute positive per l’economia italiana.