Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, nel corso di una intervista a Tg2 Post, ha parlato della possibilità che il Governo di Giorgia Meloni provi ad attuare una riforma costituzionale indirizzata verso il presidenzialismo. “Un sistema di questo tipo è utile alla stabilità, perché attualmente la Costituzione stabilisce quanto dura l’incarico del Presidente della Repubblica e delle Camere, ma non quello del Governo. È una situazione paradossale: abbiamo 74 anni di vita della Repubblica e 68 Governi. Dobbiamo superare questo problema, va data stabilità al motore dello Stato, ovvero il vertice dell’esecutivo”, ha affermato.
Il problema in questione, secondo l’esperto, ha radici lontane. “Persino i Costituenti si erano proposti questo obiettivo, ma non riuscirono a farlo perché in quel momento bisognava misurarsi e capire qual era il peso specifico delle parti politiche. Lasciarono una pagina bianca che adesso va riempita”. L’idea di cambiare la Costituzione non è dunque impossibile. “La Costituzione stessa prevede delle norme sul suo cambiamento, oltre a prevedere delle garanzie. Se ammiriamo la Costituzione, dobbiamo ammirare anche quelle norme che ha a difesa di se stessa”.
Cassese: “Presidenzialismo utile a stabilità Governo”. Le idee per il futuro
Le forme di presidenzialismo che possono essere attuate comunque sono diverse, per cui è necessario comprendere verso quale strada l’Italia andrà col Governo di Giorgia Meloni: “Ce ne sono almeno una decina”, ha sottolineato Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, a Tg2 Post. “L’idea suggerita dall’espressione “sindaco d’Italia” utilizzata da Matteo Renzi al Senato è buona. C’è bisogno di un capo dell’esecutivo stabile e di un presidente della Repubblica che sia organo di garanzia ed equilibrio tra i vari poteri dello Stato. La formula preferibile è questa”.
Il procedimento comunque andrà discusso a lungo. “Raccogliere tutte le adesioni possibili sarebbe utile. La Costituzione stabilisce che ci vuole una maggioranza assoluta per effettuare dei cambiamenti e che questa stessa non basta, perché qualcuno può chiedere un referendum. Ci sono due muri e vanno rispettati”, ha conclusa.