Almeno un tempo a litigare erano il parroco e il sindaco, invece qui a Montecassino la “disputa” in corso da settimane riguarda il Vescovo e l’abate del Monastero spettacolare a pochi chilometri dalla cittadina di Cassino: che non sia più il tempo di Don Camillo e Peppone lo si evince da questa curiosa e intricata vicenda raccontata dal Corriere della Sera oggi sul proprio portale web. L’oggetto della strana disputa riguarda la cittadinanza onoraria alla Santissima Madonna dell’Assunta per aver protetto la comunità nei mesi difficili della pandemia Covid-19: inizia però tutto a giugno quando ben 13 tra diconi e parroci scrivono di proprio pugno al sindaco di Cassino, Enzo Salera (Pd), perché appunto venga resa “città mariana” la propria comunità con la concessione della cittadinanza onoraria alla Madonna dell’Assunta (che tra l’altro è già patrona del paese insieme a San Germano e San Benedetto). Storicamente, il monastero è stato fondato e gestito tutt’oggi da abati benedettini molto legati ovviamente alla figura del Santo da Norcia e fin da subito hanno evidenziato una certa “insofferenza” nella decisione poi approvata dalla giunta comunale. Lo scontro tra santi però ha montato la polemica fino al punto in cui lo stesso sindaco ha spiegato in una lettera ai parroci il 6 agosto scorso «Come amministrazione non potevamo non prendere atto del clima di pesante ostilità che si è generato a seguito dell’iniziativa e per questo non potevamo non assumere conseguenti determinazioni. La proclamazione di Cassino a “Civitas Mariae”, a questo punto, dato il clima di scontro in atto, sarebbe a nostro avviso un gesto non opportuno e per questo siamo costretti a revocare la precedente delibera».



LITE TRA ‘SANTI’ A MONTECASSINO

Oggi il Corriere della Sera però riporta di come gli animi siano sempre più esacerbati a Cassino con il momento “clou” che viene visto nell’imminente cerimonia del 14 agosto prossimo davanti alla Cattedrale per l’incoronazione della Madonna dell’Assunta: se infatti partecipassero tutti i “protagonisti” dello scontro potrebbe esserci una parola fine alle polemiche e un autentico “miracolo” di dialogo, come auspicato dal vescovo. «La nostra città respira da sempre con due grandi polmoni che sono la tradizione benedettina e la pietà mariana – dice il vescovo Gerardo Antonazzo ai media – perciò sarebbe bello se quel giorno in piazza ci fossero tutti»: di contro però l’abate di Montecassino, Donato Ogliari, pare proprio che non ci sarà. Ai vari inviti mandati dal vescovo il gestore del Monastero ha risposto che sarebbe stato impegnato per tutta la mattina, forse si sarebbe liberato per il pomeriggio (sempre secondo le fonti del Corriere, ndr). «Di sicuro, ci son rimasto male», spiega ancora il vescovo sentito dal collega del CorSera Fabrizio Caccia, amaramente risentito del continuo “scontro” tra i devoti al patrono San Benedetto e i parroci invece legati alla Madonna dell’Assunta. La città è divisa, sui social corrono insulti e sfottò dalle rispettive parti e il sindaco in primis ha per il momento rimandato l’ipotesi della cittadinanza onoraria: il vescovo Antonazzo però si dice convinto che il “miracolo” ci sarà, «La coesione sociale il sindaco la vedrà il 14 agosto in piazza, quel giorno si accorgerà da solo di quanto Cassino vuol bene alla Madonna».

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