Una storia dal tragico epilogo arriva da Castel Gandolfo, dove due giovani del Burkina Faso sono annegati nel lago, a pochi chilometri dalla capitale. E’ successo nella giornata di oggi, domenica 1 settembre, quando tre amici avevano deciso di noleggiare un pedalò per trascorrere qualche ora di spensieratezza. Ad un tratto, stando a quanto si apprende dalle prime ricostruzioni giornalistiche, uno di loro si sarebbe tuffato ma non è più riemerso. Per provare a salvarlo, uno dei due amici si è tuffato in suo aiuto ma anche a lui è toccato lo stesso destino.



Così il terzo ragazzo si sarebbe recato alla riva col pedalò, per lanciare l’allarme e chiamare i soccorsi, che purtroppo si sono rivelati inutili. Nel tardo pomeriggio sono stati ritrovati i corpi dei due ragazzi deceduti, grazie all’intervento dei sommozzatori; le salme sono state poi portate alla camera mortuaria Noc di Ariccia. La notizia ha letteralmente sconvolto il centro di accoglienza presso il quale i tre giovani soggiornavano.



Giovani del Burkina Faso annegati nel lago di Castel Gandolfo: l’amico in salvo dà l’allarme ma è troppo tardi

Per alcune ore il lago di Castel Gandolfo, in provincia di Roma, è stato setacciato da carabinieri e polizia, oltre ai vigili del fuoco che perlustravano la zona in elicottero. Purtroppo per i tre ragazzi la giornata in programma si è trasformata in un pomeriggio drammatico: soltanto uno di loro è riuscito a tornare riva, mentre gli altri due sono annegati davanti ai suoi occhi.

Ospiti del centro d’accoglienza di Rocca di Papa, i giovani non sono riusciti a riemergere dalle acque del lago. In seguito sono stati recuperati i corpi, mentre un velo di tristezza calava sulle teste dei bagnanti e delle persone che avevano deciso di passare il pomeriggio al lago.