A Storie Italiane lo spinoso caso di una professoressa di Castellammare, Lucia Celotto, che sostiene di essere stata aggredita da una mamma di un’alunna per un voto basso alla figlia. Il programma di Rai Uno ha avuto in collegamento proprio la prof aggredita che ha raccontato: “Sono stata aggredita fuori dall’aula, nel ballatoio dove è situata la classe della ragazza interessata. Era la quarta ora, era terminata la mia lezione, nella scuola erano sopraggiunte 4 persone della famiglia dell’alunno seminando un po’ di panico, aprendo le porte delle aule. Io non ho visto i 4 ma così mi è stato riferito. Mi è bastato vedere la mamma e prenderle da lei”. E ancora: “Sono stata accusata anche dalla mia dirigente ed è per questo che non mi sento tutelata dalla scuola, e non sono ancora pronta a tornare. Ero stata accusata di dare voti più alti a persone di mie conoscenza, un problema di voti e di numeri. I ragazzi non sono numeri, ma noi dobbiamo tutto ridurre ai numeri”.
Di nuovo sull’aggressione: “Quando sono uscita dalla classe vidi questa signora che era già stata in un’altra occasione aggressiva sempre per un voto. Questa donna è avanzata verso di me, non ho avuto paura in quel momento in quanto ero in un luogo per me sicuro, mi sentivo protetta, mai avrei immaginato quanto accaduto. Mi è venuta addosso senza parlare, senza dire nulla, usando solo la violenza: mi ha tirato schiaffi, pugni, mi ha tirato il maglione, mi ha deformato gli occhiali, mi ha colpito alla testa, spalla, braccio. C’era il bidello anche ma non è riuscito a fermare la furia della scuola e poi c’erano vicine le mie studentesse spaventate, erano terrorizzate”.
PROF AGGREDITA A CASTELLAMARE: LA VERSIONE DELLA MAMMA A STORIE ITALIANE
La mamma, dal suo canto, si dice estranea ai fatti, smentendo l’aggressione alla prof di Castellammare: “Non l’ho aggredita, solo un piccolo strattonamento con la maglia, in quel momento c’era anche un testimone, un bidello. Mia figlia ha subito maltrattamenti psicologici dall’insegnante e quella mattinata mi ha mandato un messaggio perchè voleva essere andata a prendere, ha avuto un forte attacco di panico ed è stata priva di conoscenza a terra per 30 minuti. La prof continuava a chiamarla scema e ignorante, che era il nulla, ed è successo altre volte, era dalla fine di ottobre che mia figlia si lamentava”.
“Poi ho incontrato l’insegnante in corridoio e le ho urlato, le ho detto che faceva schifo e che era colpa sua per le condizioni di mia figlia”. E ancora: “Non so perchè l’insegnante ha detto che l’ho aggredita. Io ho denunciato l’insegnante per l’atteggiamento verso mia figlia, lei non vuole più andare a scuola, ha paura”. La prof ha quindi contro-ribatutto: “Io mi sono preoccupata per l’alunna che non stava bene, poi mi difendo dalle accuse che avrei maltrattato psicologicamente sua figlia, quando i miei metodi di insegnamento sono riconosciuti da anni. Sull’aggressione io ho un referto del pronto soccorso mentre non c’è il referto di quanto accaduto all’alunna 14enne”. In ogni caso la prof non ha ancora sporto querela ma: “Lo farò con il mio avvocato”. L’avvocato della famiglia della 14enne, ha invece spiegato: “La signora sporgerà querela, la vicenda è avvenuta in presenza di testimoni e la mia cliente ha detto che è andata a scuola non per il brutto voto ma perchè la figlia stava male, così come spiegatogli dalla dirigenza scolastica. Chiedo che vengano spenti i riflettori visto che c’è una bimba di 14 anni molto pressata psicologicamente”. La prof ha ripreso la parola, concludendo: “Io sono stata minacciata anche dall’alunna, che mi ha detto che sarebbe venuta mia mamma”.