Il Castello Sforzesco, uno dei più importanti monumenti di Milano, potrebbe essere candidato per diventare patrimonio Unesco. In realtà l’idea di designare alcuni siti del centro del capoluogo lombardo come Patrimonio dell’Umanità non è recente. Già infatti l’ex assessore regionale alla Cultura, Stefano Bruno Galli, aveva manifestato in passato l’intenzione di proporre il Duomo di Milano come candidato tra i siti dell’Unesco.
E ora tocca al castello, mentre procede il restyling della piazza sovrastante, la cui conclusione dei lavori di riqualificazione è prevista entro gennaio 2024. Il consigliere milanese di Fratelli d’Italia, Francesco Rocca, ha spiegato a Libero che già l’anno scorso aveva chiesto a tutte le forze politiche, anche dell’opposizione, di collaborare congiuntamente proprio per candidare il Castello Sforzesco a diventare Patrimonio Unesco, in quanto “simbolo della cultura milanese” insieme al Duomo di Milano.
CASTELLO SFORZESCO PATRIMONIO UNESCO: LE RAGIONI DI UNA SUA CANDIDATURA
Rocca, in merito alla possibile candidatura del Castello Sforzesco come patrimonio dell’umanità, ha spiegato: “L’anno scorso avevo presentato questa proposta in Consiglio comunale attraverso un’interrogazione all’assessore Sacchi” ma “dalla risposta formale che mi aveva fornito, avevo capito che non c’era interesse nel lavorare per inserire il Castello tra le candidature“. Anche il sindaco Sala non ha considerato fattibile l’idea. Sul tema è intervenuto anche lo speleologo Gianluca Padovan, che a Libero ha spiegato come il Castello Sforzesco avrebbe tutte le carte in regola per essere inserito tra i candidati al Patrimonio Unesco. Caratteristiche per l’esperto “che lo rendono unico al mondo“.
Tra l’altro gli unici disegni “del Castello in epoca medievale sono di Leonardo Da Vinci. Dal 400 a oggi, l’unica documentazione che abbiamo è quella che ci ha lasciato Leonardo Da Vinci nei vari codici. Quale altro castello può vantare ciò?“, si domanda lo stesso Padovan, sebbene il monumento richieda alcuni piccoli interventi di manutenzione e di pulizia dallo stato di degrado in cui versano soprattutto i rivellini. Il Castello avrebbe dunque un’enorme potenzialità, ma sembra “che a nessuno interessi“, ha aggiunto Rocca. Per lo studioso, invece, “da parte dell’amministrazione comunale non c’è competenza in materia“. Insomma, anche per Padovan, “sembra non esserci la volontà di lavorare su questo fronte“.
LA CONDIVISIONE DEL PD CON IL CENTRODESTRA
Se sul fronte di Fratelli d’Italia c’è una fervida insistenza nel senso della candidatura a Patrimonio dell’Unesco, la proposta non sembra però essere stata ripudiata da parte di alcuni esponenti ‘piddini’. A esprimere un giudizio positivo in particolare è stato il consigliere comunale del Pd, Daniele Nahum: “Non avrei nessun problema con il Castello Sforzesco“, ha dichiarato a Libero il consigliere. Sulla cautela mostrata da Beppe Sala ha poi aggiunto: “Credo abbia ragione. Bisogna capire cosa si intenda per centro e quali monumenti andrebbero inclusi“. Tuttavia, per Nahum, il centro di Milano “è assolutamente candidabile, come dimostrato dalle visite turistiche registrate nei mesi recenti“.
Insomma, potrebbe essere una battaglia bipartisan quella che potrebbe condurre a fare del Castello Sforzesco di Milano patrimonio dell’Unesco. La strada però è ancora lunga. Intanto FdI è pronta a dare vita ad una raccolta firme.