Lo stato dell’Alabama torna alla ribalta delle cronache con una nuove legge che farebbe felice Matteo Salvini che da sempre si dice favorevole a un provvedimento penale di questo tipo. La governatrice Kaya Ivey, che poche settimane fa aveva firmato una legge molto discussa sull’aborto in cui viene vietato anche a chi è vittima di stupro o incesto, adesso vara la castrazione chimica per coloro colpevoli di abusi sessuali sui minori di 13 anni. Castrazione chimica che verrebbe applicata a un mese dalla scarcerazione, in modo tale che gli scarcerati non possano tornare a colpire una volta rimessi in libertà. Il trattamento verrà effettuato sino a quando un tribunale riterrà non essere più necessario. La castrazione chimica infatti non è definitiva, risulta in una riduzione della libido su cui però bisogna continuare a intervenire attraverso la somministrazione di determinati farmaci.



IMPULSI SESSUALI

E’ attualmente in uso in stati come il Regno Unito, la Polonia, la Russia, il Portogallo e diversi stati americani. Il fatto che non sia una soluzione definitiva la dice lunga di come si tratti di un provvedimento poco utile e puramente propagandistico. Basta infatti sospendere l’uso dei farmaci per riattivare ogni impulso sessuale, il che poi non coincide con gli impulsi mentali che fanno di una persona, evidentemente malata, uno stupratore di bambini. Ben altre sono le misure da intraprendere per queste persone. In Italia, oltre alla Lega, anche il M5S è favorevole alla misura, ma non lo è Di Maio che ha definito il provvedimento “arma di distrazione di massa”. Sarà interessante sapere la reazione dei tanti esponenti religiosi della Chiesa in carcere per pedofilia.

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