L’emergenza coronavirus ha inferto un duro colpo all’economia italiana ma il Governo è al lavoro per proteggere imprese e lavoratori: parola del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. Intervistata da La Stampa, l’esponente M5s ha affermato di essere pronta ad allungare sino a fine anno la cassa integrazione, con interventi resi possibili grazie ai 20 miliardi di euro messi a disposizione dell’Unione Europea con il programma Sure: «Bisogna fare attenzione ai settori che stanno subendo e subiranno di più la crisi, come il turismo e alcuni settori industriali, che avranno più difficoltà degli altri comparti. Per questi andranno previsti nuovi interventi ed andranno predisposti specifici piani strategici».
Nunzia Catalfo ha poi evidenziato che il Sure verrà attivato appena possibile, mentre il reddito di emergenza è partito a razzo: «È una misura a tempo che nasce dalla richiesta dell’Anci a fronte delle carenze alimentari denunciate da tanti cittadini rimasti senza sussidi e senza lavoro. Va monitorata con attenzione per capire bene quali sono le cause dei problemi di queste persone e quindi progettare un percorso anche per loro».
NUNZIA CATALFO: “RECOVERY FUND OFFRE BUONE OPPORTUNITÀ”
Se il Movimento 5 Stelle si è schierato nettamente contro il Mes, Nunzia Catalfo vede nel Recovery Fund una buona occasione: «Offre molte possibilità interessanti anche nel mio settore perché consente di investire sull’inserimento lavorativo dei giovani e delle donne, sulla riduzione del gap salariale uomo/ donna, sulla formazione – anche digitale – e sul salario minimo. Il mio auspicio è che arrivino ancora più risorse».
Poi, sempre ai microfoni de La Stampa, Nunzia Catalfo ha risposto così sul “nuovo patto sociale” proposto da Maurizio Landini: «Per me il dialogo con le parti sociali è costante e continuo e l’ho portato avanti in tutti questi mesi. Ad esempio, sui protocolli sicurezza abbiamo lavorato con le parti sociali anche di notte. E adesso per riprenderci e far sì che questa crisi non influisca negativamente sulle famiglie, sulle imprese e i lavoratori è chiaro che bisogna lavorare insieme. Il dialogo è indispensabile».