CATANIA PADOVA A PORTE CHIUSE, COS’E’ SUCCESSO?
Catania Padova a porte chiuse. L’ennesima brutta figura del nostro calcio italiano è tristemente andata in scena. Stiamo parlando della finale d’andata della Coppa Italia di Serie C, all’intervallo i biancorossi sono avanti 2-0 con le reti di Palombi al 12′ e Cristeig al 25′. Fin qui nulla di male, se non fosse che durante la consueta pausa di un quarto d’ora un gruppo di ultras del Catania è scesa dai propri posti, sfondando il cancello del Settore Ospiti e facendo irruzione sotto la tribuna dei tifosi del Padova.
Lancio di fumogeni, petardi in campo, striscioni biancorossi strappati, scene da far west. La polizia, con un intervento mirato e immediato è subito intervenuto, riuscendo a riportare la calma e ha individuare una decina di tifosi catanesi da portare fuori dallo stadio. Insomma, per una partita trasmessa anche sui canali nazionali del digitale terreste (Rai Sport) è stato tutt’altro che uno spettacolo da ricordare.
SCONTRI CONTRO I TIFOSI DEL PADOVA, CINQUE ARRESTI
Le principali menti degli scontri contro i tifosi del Padova sono state arrestati. Parliamo di cinque arresti tra gli ultras siciliani con gli agenti che nell’immediatezza ne aveva già arrestati tre con l’accusa di resistenza aggravata. Parliamo di due 40enni ed un 41enne gravati a vario titolo da associazione mafiosa, rapina, stupefacenti, reati da stadio, reati contro la persona e contro il patrimonio, e già destinatari di provvedimenti di Daspo.
Tra questi tre, uno è stato individuato come colui che ha consentito l’invasione di campo scavalcando il cancello della curva Nord prossimo al Settore della Tribuna Est dello stadio di Padova, l’Euganeo. Un quarto tifoso è stato colto in flagrante in virtù di un’attività in corso della Digos delle questure di Padova e Catania. In sostanza, questo tifoso si stava imbarcando in un volo verso la capitale scozzese di Edimburgo dall’aeroporto di Milano Linate. Una fuga che però è stata interrotta sul nascere da parte degli addetti al lavoro.
CATANIA PADOVA SENZA PUBBLICO, I MOTIVI DELLA DECISIONE
Il Giudice Sportivo, in seguito agli incresciosi fatti dell’Euganeo, ha deciso di attuare una pena molto severa per combattere questo tipo di avvenimenti che fanno solo male al calcio italiano. In primis, è stata inflitta una multa di 10.000€ al Catania e 5.000€ al Padova, ma la notizia che ha fatto più rumore è quella naturalmente delle porte chiuse. Una storica finale di ritorno, tra l’altro con il risultato ancora in bilico essendo avanti solo per una rete il Padova, che invece di vedere il magnifico stadio Massimino stracolmo lo vedrà senza alcun spettatore.
La delusione non si respira solo a Catania, ma anche a Padova tant’è che la società veneta ha reso noto un comunicato che recita: “Il Calcio Padova, viste le decisioni assunte in merito alla disputa della finale di ritorno della Coppa Italia Serie C a porte chiuse, con il massimo rispetto e senza voler entrare nel merito delle decisioni del Giudice Sportivo, non può non constatare che la conseguenza pratica di tali decisioni penalizza in egual modo entrambe le società ed entrambe le tifoserie, sebbene i comportamenti non siano nemmeno lontanamente paragonabili”. Bisognerà vedere se anche il Catania presenterà ricorso o se incasserà di malgrado la decisione. Seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni.