Arrivano nuovi aggiornamenti sul caso di Catania che ha sconvolto l’opinione pubblica. Parliamo del padre 35enne che ha tentato di strangolare il figlioletto di appena 6 mesi, reo di piangere troppo. L’uomo è stato inchiodato da un video girato dalla madre e fatto circolare su Whatsapp. A rendere nota la vicenda alle forze dell’ordine è stata una donna non legata alla famiglia. Queste le parole di Roberto Martina, al comando della Compagnia Capoluogo di Catania: «Nella nostra stazione dei carabinieri è stata creata una stanza dedicata alle audizioni protette delle vittime di violenze di genere o per i minori, affianco a questa stanza è stato creato un pool di magistrati dedicati a questi tipi di reati che affiancano la polizia giudiziaria nelle indagini». Storie Italiane riporta inoltre che l’uomo aveva anche un’altra figlia, per la quale nel 2018 gli era stata tolta la potestà genitoriale. L’uomo era ritenuto una persona con dei problemi, a partire dal passato legato alla droga. (Aggiornamento di MB)
VIDEO CHOC INCASTRA IL GENITORE
Tenta di soffocare il figlio di 6 mesi, ma un video lo smaschera e viene arrestato. Questa terribile vicenda arriva da Catania. Una donna ha contattato i carabinieri, ha mostrato loro le immagini del filmato in cui l’uomo stringeva il collo al neonato. Così dopo aver indagato sulla veridicità del filmato e identificato l’autore del gesto, i militari hanno provveduto all’arresto e lo ha posto ai domiciliari. La donna, come riportato da Tgcom24, ha raccontato di aver avuto il video delle violenze da sua figlia, che a sua volta lo aveva ricevuto da un’altra persona. I militari hanno quindi scoperto che le violenze erano state riprese dalla compagna del 35enne, la mamma 22enne del piccolo, che voleva documentare il comportamento violento e aggressivo del compagno. Arrivati presso l’abitazione della coppia, i carabinieri l’hanno trovata in condizioni igieniche precarie e senza corrente elettrica. Hanno riconosciuti i locali ripresi e i tatuaggi dell’uomo sulla spalla destra.
TENTA DI SOFFOCARE FIGLIO 6 MESI: “PIANGEVA TROPPO”
I carabinieri hanno anche parlato con i vicini, scoprendo che la donna e i due figli, oltre al neonato anche un bambino di 3 anni, venivano spesso sentiti piangere. Pare che fossero infatti vittime degli scatti d’ira dell’uomo. Come evidenziato da Tgcom24, sentivano anche il rumore degli schiaffi. Una vicina ha raccontato che accoglieva spesso i bambini a casa sua e che il più grande non voleva mai tornare a casa. La cognata aveva rimproverato il 35enne di Catania per le violenze, lui però si era giustificato dicendo che il bambino non smetteva mai di piangere. I parenti dell’uomo hanno spiegato che fa spesso uso di sostanze stupefacenti e che nel gennaio 2018 gli era stata tolta la responsabilità genitoriale su una figlia che aveva avuto in precedenza. Peraltro, aveva manifestato un assoluto disinteresse per la bambina, affidata poi agli zii materni. Ora il 35enne, indagato per lesioni personali aggravate, ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari dal gip di Catania.