Alta tensione anche a Catania per il coprifuoco e le chiusure anti-Covid introdotte dal nuovo Dpcm di Giuseppe Conte. Nella tarda serata di ieri in via Etnea, sotto le finestre della prefettura di Catania, è andata in scena la protesta dei commercianti contro il governo nazionale e quello regionale. Al megafono venivano urlati slogan, anche coloriti. La situazione sembrava comunque sotto controllo fino alle 23:30, con le forze dell’ordine in assetto anti sommossa che, come riportato da La Stampa, hanno tolto i caschi su invito dei manifestanti per sottolineare l’aspetto pacifico della protesta. Ma da una strada laterale sono accorse alcune persone incappucciate che hanno lanciato almeno due bombe carta. C’è chi sostiene contro la polizia, altri contro gli stessi manifestanti. Di fatto, per qualche minuto è scoppiato il caos. Le forze dell’ordine però non sono intervenute, questo potrebbe aver scongiurato altri disordini.



PROTESTE A CATANIA CONTRO RESTRIZIONI ANTI-COVID

Negli scontri scoppiati a Catania comunque un operatore di una tv locale è rimasto leggermene ferito. Poi per fortuna la calma è tornata in via Etnea, ma i manifestanti sono rimasti in strada fino a notte fonda. Successivamente una terza bomba carta è stata fatta esplodere in via Manzoni, una strada parallela dove si affacciano altre finestre della prefettura di Catania. Stando a quanto riportato da La Stampa, ora la Digos starebbe provando a identificare i responsabili. Non si esclude che ci fossero ultras infiltrati. Nella serata di ieri manifestazioni analoghe su sono tenute anche a Vittoria, nel Ragusano, dove le restrizioni anti-Covid rischiano di mettere in ginocchio l’attività attorno al mercato ortofrutticolo. A Siracusa invece il corteo si è fermato sotto Palazzo Vermexio, sede del Comune. Se si è registrata qualche tensione a Vittoria, a Siracusa invece la manifestazione si è svolta pacificamente.



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