Giuseppe Bennardo, comandante dei vigili del fuoco di Catanzaro, ha commentato la dinamica dell’incendio sprigionatosi in una casa popolare, causando tre vittime e feriti gravi: “Quando siamo intervenuti, la porta era chiusa, l’abbiamo dovuta forzare, quindi è presumibile che l’evento sia partito dall’interno. Il fuoco ostruiva la via di fuga sulle scale, quindi le persone non riuscivano a uscire dalla via principale: ecco spiegato perché poi si sono spostate verso i balconi”.
È plausibile che quella della porta d’ingresso “sia la zona interessata. Non sono state trovate tracce di liquido infiammabile. Una persona priva di vita era in bagno, due erano vicino alla veranda: si è generata una nube di fumo e probabilmente in quei momenti, quando ci si sveglia, si perdono attimi preziosi, perché inalare fumi contenenti gas tossici porta a perdere i sensi dopo breve tempo”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Catanzaro, incendio nella casa popolare: “ho visto una scena agghiacciante”. Come sta uno dei feriti
Catanzaro, si indaga per capire le cause e la dinamica dell’incendio scoppiato in una casa popolare, che ha provocato la morte di tre ragazzi di 12, 14 e 22 anni. Come si apprende nella puntata odierna di Storie Italiane, la famiglia Corasanti aveva avuto screzi passati con altri abitanti dello stabile e per questo motivo si esamina anche l’eventualità che l’incendio possa essere stato doloso, così come non si escludono le ipotesi che possa trattarsi di un cortocircuito o di un incidente domestico.
La trasmissione, in onda su Rai 1 oggi 25 ottobre, ha intervistato in esclusiva l’uomo che abitava nell’appartamento superiore a quello dei Corasanti, devastato dall’incendio. “Una scena come questa non l’ho mai vista nella mia vita” confessa l’uomo, secondo cui “tutte le ipotesi sono aperte”. Il vicino della famiglia che ha perduto tre figli nel terribile rogo racconta di aver “visto che tutta la tromba delle scale era piena di fumo” al punto da non aver potuto “nemmeno uscire di casa perché me ne sono andato fuori sul balcone per proteggermi dalla puzza di fumo. Infatti sono stato dall’una e mezza fino alle tre e mezza fuori dal balcone”. In quei terribili momenti, “vedevo la madre e la figlia che gridavano in mezzo alle fiamme”.
Catanzaro, incendio nella casa popolare: “ho visto una scena agghiacciante”. Come sta uno dei feriti
Non è ancora chiaro da quale punto della casa possa essere partito l’incendio che ha devastato l’appartamento di una casa popolare a Catanzaro, né come sia stato possibile che le fiamme abbiano divorato tutto in poco tempo. Il vicino di casa, con gli occhi ancora pieni di quei terribili momenti, confessa a Storie Italiane di aver “visto una scena allucinante, quel vigile del fuoco peno di fiamme sulla schiena che cercava di salvare le due persone. E ho visto una scena agghiacciante, vi ripeto che sono rimasto di stucco, questa mamma che ha difeso fino alla fine la figlia, era davanti a lei e l’abbracciava”.
Proprio lei, la madre Rita, è la più grave tra i quattro membri della famiglia che sono scampati alle fiamme. Il quadro sulle sue condizioni è stato delineato da Giuseppe Giudice, direttore del centro grandi ustioni del Policlinico di Bari, in collegamento con Eleonora Daniele. “La signora Rita è in prognosi riservata con ustioni sul 40%-50% del corpo di secondo e terzo grado – spiega – Le sue condizioni sono stabili”. La donna “ha delle ustioni superficiali prevalentemente sul volto” e si trova attualmente intubata perché il calore e il fumo scaturiti dall’incendio hanno danneggiato le vie aeree. “La situazione è migliorata nelle ultime ore e ha superato la fase di shock – rivela però il direttore – se dovesse continuare così fra 48 ore presumo che sarà estubata”.