PAPA FRANCESCO “AGGIORNA” IL CATECHISMO PER I GIOVANI: ECCO IL NUOVO YOUCAT, TRA BOB MARLEY, RATZINGER E CHAGALL

Da Gesù a Bob Marley, da Benedetto XVI e Chagall e Nietzsche: il nuovo ‘YouCat’, il Catechismo della Chiesa cattolica per i giovani, è stato aggiornato e ripubblicato per preciso volere di Papa Francesco dopo l’ultima GMG a Lisbona della scorsa estate. Citazioni, passaggi e pensieri di molti nuovi artisti, non tutti propriamente cristiani, ma che riflettono sul senso religioso e sugli insegnamenti del cristianesimo nel corso della storia anche più recente. «I beni ti rendono ricco? Non ho quel tipo di ricchezza. La mia ricchezza è la vita, sempre», così lo storico cantante giamaicano che viene inserito tra i commenti sul settimo comandamento (“Non rubare”) all’interno del nuovo catechismo della Chiesa per i giovani.



Si cerca in vari passaggi del nuovo testo di “aggiornare” esempi e riferimenti nei dettami del catechismo, senza per questo stravolgere la dottrina: ad esempio – come spiega “Il Giornale” – nel merito del settimo comandamento si fa preciso riferimento alla possibilità concessa di speculare in Borsa e su internet, così come il gioco d’azzardo a patto che non vi siano comportamenti «immorali e pericolosi nel mettere a rischio il proprio sostentamento o quello di altri». YouCat è stato ideato e voluto nel 1992 da San Giovanni Paolo II, frutto di un lavoro all’epoca coordinato dal prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ovvero quel Joseph Ratzinger poi divenuto Benedetto XVI che ha contribuito al primo aggiornamento nel 2010. Ora la versione italiana viene ripubblicata a gennaio 2024 e presenta oltre ad un testo di Papa Francesco, anche un brano del Papa Emerito scomparso un anno fa che invita a testimoniare la fede nel mondo anche per i più giovani.



IL MESSAGGIO DEL PAPA PER IL NUOVO CATECHISMO: “L’AMORE È LA RAGIONE PRIMA DELL’ESISTENZA

Non solo Bob Marley, nel nuovo Catechismo per i giovani trovano spazio numerosi altri artisti, filosofi e scrittori: da Ludwig Wittgenstein a Nietzsche e Feuerbach, da Jean-Jacques Rousseau a Edith Bruck e Liliana Segre, passando per Yunus, Chagall fino al Concilio Vaticano II. Pensatori atei come cristiani, il nuovo YouCat prende spunto dall’invito del Santo Padre per non perdere la “connessione” con la realtà circostante e con il divino. «L’amore è la ragione prima dell’esistenza della Chiesa. Egli è il centro del nostro cuore. Come, infatti, non provare sentimenti di vero affetto nei confronti di Colui che ci ha resi partecipi di un amore, quello del Padre, di cui è impossibile immaginarne uno più grande?», scrive Papa Francesco nella lettera “La password della gioia” inviata a tutti i giovani per presentare il nuovo YouCat.



«Questo libro è avvincente perché ci parla del nostro stesso destino e perciò riguarda da vicino ognuno di noi – scrive il Santo Padre– per questo vi prego: studiate il catechismo con passione e perseveranza! Sacrificate per esso il vostro tempo! Studiatelo nel silenzio della vostra camera, leggetelo in due, se siete amici, formate gruppi e reti di studio, scambiatevi idee su internet. Rimanete ad ogni modo in dialogo sulla vostra fede». L’invito a non perdere mai la “connessione con Gesù” trova spunto in tante citazioni presenti nel testo che non sono direttamene riconducibili a personaggi cristiani: «Laddove viene meno la fede nella madre di Dio, viene meno anche la fede nel Figlio di Dio e in Dio Padre», così scrive Feuerbach, filosofo ateo ma affascinato dalla proposta cristiana.

Dalla condanna all’indifferenza incarnata da Liliana Segre – «L’indifferente è complice. Complice dei misfatti maggiori» – fino al trattato di Wittgenstein dove dichiara che «Credere in Dio vuol dire vedere che i fatti del mondo non sono poi tutto. Credere in Dio vuol dire vedere che la vita ha un senso». Domande sulla vita, sulla fede, sul destino e su quell’Essere che si è fatto uomo per salvare tutti noi: «Se la vita e la morte di Socrate sono quelle di un saggio, la vita e la morte di Gesù sono quelle di un Dio», dice uno dei padri dell’illuminismo, Jean-Jacques Rousseau. Il Papa, parlando con i giovani del nuovo YouCat, spiega sempre nella lettera il “segreto” per non perdere mai la connessione con Gesù: sulla scia di quanto già a suo tempo consigliava Sant’Alberto Hurtado, un santo originario del Cile, «davanti a una decisione da prendere o a una scelta da fare, si chiedeva sempre cosa avrebbe fatto Gesù al suo posto». Ecco dunque quella “password” per una vita gioiosa e viva, conclude Papa Francesco: «guardare e giudicare ciò che ci capita e le decisioni che siamo chiamati a prendere con gli stessi occhi, con gli stessi sentimenti, con la stessa postura che Gesù ha incarnato».