Tanti ospiti stamane negli studi di C’è Tempo Per, nuovo programma di Rai Uno condotto da Anna Falchi e Beppe Convertini. Fra questi anche Catena Fiorello, sorella di Beppe e Rosario. Nel programma si è soliti presentare gli ospiti da una sorta di balconata, e a riguardo Catena ha spiegato: “Stare sul balcone mi ricorda Augusta, la città dove vivevamo: di pomeriggio, quando c’era quell’ora libera dai compiti, affacciarsi da quel balcone era il momento più bello. Cosa vedevo? La vita che passava sotto. Noto che nessuno lo fa più, nelle grandi città non c’è nessuno affacciato ai balconi. Con il lockdown abbiamo ricominciato a farlo. A Roma ho visto gente che pranzava e cenava. Io sul mio balcone, essendo interno, gioco col mio cane. Il balcone può essere un punto di vista fondamentale, guardare la vita, osservare gli altri”. Si è parlato poi della mamma di Catena: “Non è la classica suocera è abbastanza gentile, in questo momento ci sta guardando. Abbiamo commentato la puntata di ieri e credo che abbiamo pianto un bel po’ per Edoardo Vianello. Nel racconto del dolore è stato bellissimo, parlarne è come tirare fuori questo nodo che è inutile tenersi dentro”.



CATENA FIORELLO: “CON NOI FIGLI MIA MAMMA NON HA FATTO NULLA DI ECCEZIONALE”

Il grande artista romano ha perso poche settimane fa la figlia, malata da tempo: “L’ho chiamato durante la puntata – ha detto a riguardo Beppe Convertini – volevo stringerlo virtualmente in un abbraccio”. Catena Fiorello è tornata a parlare della madre: “Con noi figli nostra mamma non ha fatto nulla di speciale, ci ha accuditi e lo continua a fare anche adesso. Forse è stato l’ambiante dei parenti tutti assieme che ha influenzato la nostra vita. Noi abbiamo avuto una nonna particolarissima, che si chiamava Catena d’amore (la sorella di Beppe e Rosario ha preso proprio il nome da sua nonna), e le persone che venivano a casa di questa nonna erano così strane ed estrose, mia stessa nonna Catena faceva le imitazioni dei vicini, era molto ironica, li prendeva in giro. Mia zia Mela era custode e bidello…”.



“MIA MADRE ERA QUASI ‘TEDESCA’…”

Si parla quindi del perchè i figli non hanno il doppio cognome: “A 14 anni in quarta gimnasio domandai al mio insegnante di greco padre Romeo, come mai avevamo solo il cognome del padre e lui mi guardò sconsolato.Se ci pensi dovrebbe essere naturale, io sono figlia di mia madre e mio padre quindi porterò i due cognomi. Mia madre è stata quasi tedesca, svizzera, molto rigorosa, nessun eccesso di effusioni. Una mamma che ha molto pudore: quando eravamo ragazzi contava studiare, studiare e studiare. Noi vi possiamo dare il bene dell’istruzione che vi permetterà poi di essere liberi e fare le vostre scelte. Fra Beppe e Rosario assomiglia più a mamma Rosa, Giuseppe. Mio padre invece era l’opposto di mia mamma, effusioni, caciara e allegria, e si compensavano perfettamente. Rosario assomigliava più a lui. Lui ha compiuto 60 anni da poco… Poi penso a Gloria Guida, Stefania Sandrelli, questo è il riferimento che dovrebbero avere le donne. Dobbiamo vivere con serenità il momento dell’invecchiamento”.

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